Un sorriso che va oltre e continua nel tempo. È quello che illumina il viso dei bambini e degli adulti, curati dai medici ed operatori sanitari della Fondazione Operation Smile Italia Onlus che si occupa, da oltre 20 anni, delle malformazioni cranio-maxillo-facciali come la labiopalatoschisi, comunemente nota come “labbro leporino”. In occasione della Giornata Mondiale del Sorriso, la Fondazione vuole ricordare che neanche una patologia come la labiopalatoschisi può offuscare la dolcezza di un volto sorridente: una “lezione” di cui può dare testimonianza la vasta rete di medici, infermieri e operatori sanitari volontari di Operation Smile, attiva da quasi quarant’anni nel mondo.
«Noi partiamo da questo concetto: non è un intervento chirurgico che risolve il problema della malformazione, ma un team multidisciplinare che con tempestività e continuità dovrà seguire il bambino e la famiglia dalla diagnosi prenatale fino al termine dello sviluppo – spiega il dottor Domenico Scopelliti, vicepresidente Fondazione Operation Smile Italia Onlus – Alla fine di questo percorso il bambino ha risolto tutti i problemi funzionali ed estetici, al punto da essere perfettamente integrato nella società, conduce una vita normale e noi siamo riusciti a minimizzare gli effetti secondari di questa malformazione».
OLTRE 300.000 PAZIENTI CURATI NEL MONDO
Operation Smile è una delle più grandi organizzazioni mediche, su base volontaristica, per la cura delle labiopalatoschisi e delle malformazioni cranio-maxillo-facciali. Ad oggi ha curato, grazie anche al sostegno di migliaia di donatori nel mondo, negli oltre 30 Paesi in cui è presente, più di 300.000 persone. Nell’ultimo anno sono oltre 5.600 i pazienti che hanno ricevuto un intervento chirurgico e oltre 7.200 i pazienti sottoposti a cure dentali. Operation Smile, infatti, si prende cura soprattutto dei bambini e degli adulti affetti da labiopalatoschisi nelle comunità più emarginate, per garantire loro il Diritto alla Salute e rendere accessibili, sicure e gratuite le cure chirurgiche. Pilastri fondamentali di Operation Smile sono il potenziamento delle infrastrutture sanitarie locali, attraverso la donazione di attrezzature medico-ospedaliere e la formazione continua di medici e operatori sanitari: l’obiettivo è far acquisire loro competenze specialistiche in modo che possano garantire elevati standard di cure ai membri della propria comunità.
UNA MISSIONE POSSIBILE GRAZIE AI VOLONTARI
Grazie all’impegno dei volontari, l’Organizzazione internazionale riesce a portare cure anche nelle zone più remote del mondo. Operation Smile può contare sulla professionalità, sulla passione e sulla dedizione di oltre 6.000 medici e operatori sanitari volontari provenienti da circa 67 Paesi. Una di loro è la dottoressa Giulia Amodeo, chirurgo maxillo-facciale, che ha partecipato ai programmi internazionali in Honduras, Messico, Perù e Filippine. Oggi lavora al Centro Smile House dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma: «La nascita di un bimbo è un momento magico per una coppia ma sapere che il bambino avrà un piccolo problema può essere destabilizzante per i neogenitori – racconta la dottoressa Amodeo – Ecco perché il supporto psicologico è fondamentale. Ed è importante che le mamme e i papà capiscano che una malformazione come la labiopalatoschisi è piuttosto comune e, soprattutto, che il bimbo riuscirà lo stesso ad avere una vita piena, grazie anche ai percorsi di cura che diamo come opportunità alla famiglia, ma è importante trattare tempestivamente la malformazione. Nelle Smile House seguiamo il bimbo dalla nascita, addirittura a volte da quando la mamma è in gravidanza, fino alla fine del periodo della crescita». E conclude: «II sorriso è una delle cose più contagiose che ci sia. Quando ti rendi conto di aver donato un sorriso stai bene anche tu!».
IL PROGETTO SMILE HOUSE IN ITALIA COMPIE DIECI ANNI
In Italia, nel 2011, la Fondazione Operation Smile Italia Onlus ha avviato una collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, mettendo a disposizione la propria professionalità e conoscenza nell’ambito del trattamento delle labiopalatoschisi. È nato così il Progetto Smile House, concepito per seguire con un approccio multidisciplinare il trattamento della labiopalatoschisi, attraverso il coinvolgimento di un team di specialisti che valutino insieme i bisogni del paziente ed il percorso di cure da seguire in relazione alla patologia. Il modello assistenziale Smile House garantisce tempestività e continuità delle cure necessarie, nonché sicurezza e qualità delle prestazioni ai pazienti affetti da una malformazione del volto. Il Progetto Smile House conta oggi su sei realtà: tre Centri di diagnosi, chirurgia, formazione e ricerca a Milano, Roma e Vicenza e tre Ambulatori, a Cagliari, Ancona e Taranto, dedicati alla diagnosi e alle cure complementari alla chirurgia.
In 10 anni i pazienti visitati sono stati 31.447, i pazienti operati 2.022 e sono state erogate 61.758 consulenze multidisciplinari.