Cento mila metri quadrati, di cui 42 mila di edifici storici: sono questi alcuni dei numeri dell’area industriale dell’ex-Pagnossin a Treviso, un tempo luogo simbolo della ceramica Made in Italy.
Ed è in quest’area che sta nascendo Open Dream: un progetto di riqualificazione di un’area di archeologia industriale che ha, tra le altre, la peculiarità di essere realizzato grazie ad una partnership pubblico – privato con l’ambizione di creare benessere e sviluppo per il territorio.
L’area, dopo anni di abbandono e degrado, è stata acquistata nel 2015 dalla holding dell’imprenditore veneto Damaso Zanardo che ha affidato all’Università Iuav di Venezia il coordinamento del progetto.
Sulla base di questa idea, il team che si è messo al lavoro, composto da architetti, designer, curatori d’arte, pianificatori, selezionati dall’Università Iuav di Venezia e affiancati dai professionisti incaricati da Zanardo, sperimenta nella pratica, e anticipa, le azioni di scambio e collaborazione tra Territorio, Università e Impresa auspicate anche dal piano Industry 4.0.
Il progetto, congiuntamente all’accordo tra la Zanardo e l’Università IUAV di Venezia, sarà presentato martedì 9 maggio alle 11 e 30 in una conferenza stampa e con una visita ai luoghi dell’Open Dream (area ex Pagnossin, Via Noalese, 94 Treviso) a cui parteciperanno tra gli altri il Sindaco di Treviso Giovanni Manildo, il Presidente della Camera di Commercio Mario Pozza, il rettore dell’Università Iuav di Venezia Alberto Ferlenga e l’imprenditore Damaso Zanardo.