Otto zollette: è questo il quantitativo di zucchero che ogni giorno assumono i bambini piccoli europei. Una dose che raddoppia quella consigliata e che espone i futuri adulti all’obesità e alle malattie a essa correlate. Il rapporto 2022 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Europa fa il punto sull’obesità individuandone le cause e indicando le strategie giuste per combatterla. Secondo l’OMS, infatti, non è solo una questione di troppo zucchero dato ai bambini ma l’insieme di cattive abitudini che caratterizzano le società più benestanti e che la pandemia ha consolidato.
OMS: troppo zucchero ai bambini
Secondo l’OMS i livelli di sovrappeso e obesità hanno raggiunto, in Europa, proporzioni epidemiche. Più della metà degli adulti europei (59%) e quasi 1 bambino su 3 (29% tra i maschi e 27% tra le femmine) è obeso o in sovrappeso. L’Europa è, tra le regioni OMS, quella a più alto tasso di obesità, seconda solo alle Americhe. Tutta colpa degli zuccheri? No. La cattiva alimentazione con un’elevata concentrazione di zuccheri è senza dubbio la base ma anche la sedentarietà fa la sua parte. La mancanza di un’attività fisica adeguata come anche la diffusione di giochi online contribuiscono all’aumento del tasso di obesità in bambini e adulti. Una vulnerabilità nel mantenersi normopeso nell’infanzia, inoltre, espone maggiormente all’obesità in età adulta. La pandemia, relativamente al periodo del lockdown, ha consolidato la tendenza alla sedentarietà e invogliato a consumare cibi non propriamente sani.
Obesità: malattia delle malattie
L’obesità è considerata ormai una vera e propria malattia. La malattia, potremmo dire, del (falso) benessere. Oltre a causare gravi scompensi all’organismo a livello sistemico, è anche la causa principale di disabilità e gravi malattie. Recenti studi hanno evidenziato come l’obesità sia responsabile dell’insorgere di almeno 13 diversi tipi di tumore e probabilmente di circa 200mila nuovi casi di cancro all’anno. Numeri che, con livelli epidemici di obesità, sono destinati a crescere. In più l’obesità aumenta il rischio di problemi cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e malattie respiratorie croniche.
Quali strategie adottare contro l’obesità
Se è vero che i livelli di obesità in Europa sono, come dicevamo, i più alti del mondo, dopo le Americhe, è vero anche che nessuno dei 53 Paesi europei ha intrapreso una politica seria per fermarla entro il 2025. Nessun Paese, dunque, si sta impegnando per raggiungere l’obiettivo promosso dall’OMS riguardo le malattie non trasmissibili. L’Organizzazione, però, ha individuato delle strategie che i singoli governi possono adottare per incentivare stili di vita più sani. Attuare interventi fiscali che tendano a tassare le bibite zuccherate e gasate e a dare sussidi per l’acquisto di cibi sani. Restringere la commercializzazione di cibi malsani per i bambini. Agevolare, attraverso il sistema sanitario nazionale, l’accesso ai servizi di gestione del sovrappeso e dell’obesità.