Un progetto globale di arte partecipata svolto da Cohen da molti anni nel campo dell’arte globale e della performance. In tanti anni di lavoro hanno partecipato ai progetti di Cohen moltissimi artisti che periodicamente si sono avvicendati a collaborare con impegno e assiduità con l’artista giapponese.
Ryosuke Cohen
I primi lavori di Cohen sono il risultato di un misto di tradizione e immaginario giapponese, numeri
e icone contemporanee così com’è la sua firma, la lettera “C”. L’artista giapponese per lungo tempo è stato interessato al movimento Dada e Fluxus, in contatto con Shozo Shimamoto e i membri del gruppo Gutai condividendo in modo spontaneo e naturale un nuovo modo di fare arte contemporanea. Ryosuke non è il primo artista postale e marginale giapponese, ma sicuramente è l’autore giapponese più longevo nel network internazionale Dopo Ray Johnson e Gugliemo Achille Cavellini, anche Ryosuke Cohen rimette ancora una volta in gioco le carte della sperimentazione in un sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere commercializzata.Lo fa
proponendo un particolare suo progetto “Brian Cell” (Cervello Cellula), iniziato nel giugno 1985 con migliaia di membri sparsi in oltre 80 paesi. un lavoro che raccoglie ogni 7-10 giorni le immagini di tanti artisti su un’unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori provenienti da alcuni paesi 55 in media per opera, che lo ha visto coinvolto per oltre 30 lunghi anni assieme a migliaia di membri sparsi in tanti paesi del mondo, rifiutando l’opera unica e concetti consueti come l’originalità e quindi, preferendo maggiormente il gioco, la ricerca e la libertà concreta dell’artista volutamente collocato ai margini dell’attuale sistema culturale. Per questo modo di fare, egli è forse il più interessante e attivo artista nella rete di chiunque altro per la capacità organizzativa del progetto e per diffusione capillare dell’arte marginale. Nell’agosto 2001 ha iniziato in Italia il progetto “Fractal Portrait”, facendo ritratti e silhouette del corpo ai suoi amici artisti in occasione dei vari Meeting svolti in diverse parti del mondo; Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna, Jugoslavia, Germania, Olanda, Corea, Italia e Francia.Cohen è l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio,
che nasce dal contributo degli altri e si materializza insieme nella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente e appassionatamente coinvolti nella creazione dell’opera. In oltre trent’anni di lavoro ha esposto con mostre e svolto performance e incontri in diverse aree geografiche del mondo. Vive a Ashiya-City Hyogo in Giappone.