Si avvia al termine la stagione teatrale 2015/2016 del Teatro Elicantropo di Napoli, ospitando l’evento conclusivo Oltre la linea 2016, rassegna di danza contemporanea e altre arti, che vedrà alternarsi in scena, rispettivamente, le compagnieAkerusia Danza, ArtGarage/Körper e F.I.L.M.A.S.
Oltre la linea è un progetto a carattere regionale, ideato nel 2010 dall’Associazione Culturale ItinerArte, finalizzato alla promozione della danza contemporanea e del teatrodanza, attraverso un percorso itinerante, in vari nei borghi storici, e metropolitano, come il Teatro Elicantropo di Napoli, struttura ideale per una completa simbiosi tra corpo, spazio e musica.
Il luogo dello spazio scenico risulta, quindi, come una scatola magica in cui tutto si muove per la ri-creazione della realtà, attraverso il gioco delle forme, delle luci, delle improvvise corse e ricadute dei corpi in movimento espressivo.
“Il lavoro artistico dell’Associazione Itinerarte – si legge in una nota – è basato sull’amore verso la danza contemporanea e sull’opportunità di gestirne gli eventi, in tutte le sue molteplici capacità di esprimere: il corpo dei danzatori, il contenuto emotivo e poetico del coreografo.
La danza è l’attraversamento di una consuetudine, e non un’esposizione di repertorio o una rappresentazione di balletti, in cui, poco è espresso rispetto all’urgenza artistica di manipolare i corpi dei danzatori, per un tessuto vivente che esprima sensazioni e sentimenti necessari”.
A firmare le coreografie degli allestimenti saranno Elena D’Aguanno, Sabrina D’Aguanno,Antonello Apicella e Ina Colizza per Akerusia Danza, Elwira Piorun, Angelo Parisi ed Emma Cianchi per ArtGarage/Korper, che proporranno i loro allestimenti ogni sera, e per i primi tre giorni di programmazione. L’ultimo giorno di programmazione sarà affidato a Pasquale Lanzillotti, che porterà in scena il suo ultimo allestimento, di cui è autore e interprete.
A inaugurare la rassegna Oltre la linea sarà la compagnia Akerusia Danza con I suoni del silenzio, nuovo progetto delle coreografe Elena D’Aguanno e Sabrina D’Aguanno, interpretato da Federica Curato, Viviana Di Napoli, Valentina Valentino, Roberta Volpe.
Una coreografia da ascoltare oltre che da vedere. La musica e la danza faranno ascoltare il silenzio, e, in silenzio, si ascolteranno la musica e la danza. Il silenzio diventa scenografia sulla quale sono disegnate forme sonore.
Il silenzio diventa elemento fondamentale per legare i suoni, dare forma alla musica e dare un’immagine al sistema dei suoni. Il silenzio darà valore alle note e al movimento dei danzatori.
A seguire la compagnia Akerusia Danza presenterà /Bruise, con le coreografie di Antonello Apicella e Ina Colizza, che ne sono anche interpreti.
Il nucleo ispiratore di questa coreografia contiene elementi della relazione tra due individui, che hanno desiderato ‘mettersi in comune’ e rappresentare, quasi in chiave autobiografica, una parte della propria storia di vita.
La scintilla che ha dato inizio al lavoro coreografico è stata la conclusione di una storia (di amore, di amicizia, di vita: non importa) piuttosto turbolenta, che ha lasciato una scia di sentimenti contrastanti, oscillanti tra il senso di vuoto e di soffocamento.
La coreografia visualizza questi sentimenti, come sono vissuti: un dolore, invisibile, che continua e crescere dentro di sé, ma così forte da lasciare il segno.
La partecipazione della compagine Artgarage/Körper vedrà in scena ben tre allestimenti inediti nell’ambito della rassegna, tratti da Human Bodies e risultanti da otto mesi di formazione professionale con residenza coreografica.
Le loro performance vedranno impegnati i coreografi Elwira Piorun, Angelo Parisi, Emma Cianchi.
A conclusione della rassegna, mercoledì 18 maggio alle ore 21.00, Itinerarte presenta F.I.L.M.A.S. inFine della storia, spettacolo di e con Pasquale Lanzillotti, con le videoproiezioni interattive di Ferdinando Pagliarulo.
Nel maestoso Giudizio Universale, consegnatoci da Michelangelo Buonarroti nel 1541, ogni particolare è vita, che fiorisce e rifiorisce. E’ Resurrezione della Carne, celebrazione e glorificazione dell’anatomia del corpo umano, come nel mimo di Etienne Decroux e come nella danza di Rudolf Nureyev.
Ogni particolare è azione drammatica di un monumentale montaggio pittorico e narrativo che ci conduce, in quei cieli infiniti, alla fine dei tempi.
Il racconto di Pasquale Lanzillotti rallenta la visione di quelle immagini, di quelle figure che si rifanno alla scultura antica, per appropriarsi teatralmente, assieme agli spettatori, di quella pittura. E la rappresentazione diventa riflessione ed emozione contemporanea e collettiva sulla grandezza di Michelangelo e sulla condizione dell’umanità.
Il lavoro dell’Associazione ItineraArte nel progetto Oltre la linea, ma non solo, si basa sull’amore verso la danza contemporanea e sull’opportunità di gestirne gli eventi, in tutte le sue molteplici capacità di esprimere, con il corpo dei danzatori, il contenuto emotivo e poetico del coreografo.
La danza manifesta l’attraversamento di una consuetudine, e non un’esposizione di repertorio o una rappresentazione di balletti, in cui, poco è espresso rispetto all’urgenza artistica di manipolare i corpi dei danzatori, per un tessuto vivente che esprima sensazioni e sentimenti necessari.
La tensione alla massima libertà da qualsiasi schema pre-concetto determina, così, l’esprimersi “alto” di un modo di intendere la vita, sia nei suoi aspetti quotidiani sia astratti.
La danza rappresenta la massima espressività del sentimento, specie se libera di contaminarsi, sporcarsi e ricrearsi, in contatto con altre arti vicine come la pittura, la poesia, il teatro, la musica.