Hanno finalmente inizio le olimpiadi di Tokyo 2020, la cerimonia d’inaugurazione dei giochi olimpici giapponesi però è costellata tra le polemiche dei cittadini locali, dagli sponsor in fuga e da una quarta ondata di covid che ha toccato anche il villaggio olimpico.
L’inizio delle olimpiadi di Tokyo 2020, la cerimonia inaugurale con un villaggio olimpico colpito dal covid
Sembrava una moderna Odissea ma finalmente i giochi olimpici di Tokyo 2020 stanno per avere inizio. Il tutto verrà inaugurato con la classica cerimonia che per questa edizione saranno “storiche”… anche se per i motivi sbagliati. Il Covid ha costretto il Comitato Olimpico Internazionale ad alcune decisioni sofferte come delegazioni presenti in numero ridotto, niente pubblico e solo pochi inviati hanno potuto assistere dal vivo allo spettacolo andato in onda alle ore 13 italiane di oggi. Presente l’imperatore giapponese Naruhito ma per la prima volta nessun boato ha accompagnato la sua entrata in scena, un vero peccato per un popolo tra i più calorosi del mondo.
L’Italia ha sfilato come 18esima nazione e nonostante il taglio degli atleti presenti alla cerimonia, la delegazione azzurra era la più “popolosa”. L’Italia protagonista anche con Paola Enogu, la giovane pallavolista era nel gruppo di otto atleti che hanno portato la bandiera olimpica, uno dei momenti più suggestivi dell’intera cerimonia.
L’altra faccia della medaglia olimpica
Se la cerimonia d’apertura ha voluto sottolineare come nonostante il Covid i giochi olimpici sono stoicamente riusciti ad avanti, dall’altra parte c’è tutta una situazione molto poco felice per il paese nipponico. I giochi olimpici, per il paese organizzatore, è un evento non solo sportivo ma turistico di livello internazionale visto che centinaia di nazioni arrivano e non parliamo solo di atleti.
Sono milioni i turisti che tradizionalmente arrivano da ogni parte del mondo per sostenere i propri atleti. Turisti vuol dire un giro d’affari invidiabile ma quest’anno le “porte chiuse” hanno tagliato le gambe ai commercianti locali che si sono visti tagliati fuori dalle olimpiadi giapponesi. Grandi proteste sono montate per cercare di risolvere la situazione ma ormai è troppo tardi.
Non solo commercianti
I commercianti non sono gli unici a protestare. Anche le persone comuni hanno criticato fortemente una olimpiade che arriva nel pieno di una quarta ondata di Covid che ha colpito il Giappone. Una ondata molto più forte della precedente che ha trovato strada spianata grazie alla bassa percentuale di vaccinati nel paese del Sol Levante visto il solo 25% di cittadini con la prima dose effettuata.