Oggi e domani tante città, grandi e piccole, vanno al voto per le amministrative che si terranno dopo la posticipazione per la pandemia.
Un momento importante perché la consultazione che va a svolgersi pur essendo di carattere amministrativa e non politica investe talmente tante grandi città che i risultati non potranno non essere ritenuti, comunque, un banco di prova tangibile sia per il governo sia per l’opposizione che si giocano tanto in termini non solo di consenso.
Un plotone di candidati che inondano decine e decine di liste depositate presso i comuni al voto, un’umanità variegata che va da chi cerca riconferma a chi si propone per la prima volta; da chi ambisce ad uno scranno nel consiglio comunale a chi si candida per il proprio quartiere, circoscrizione o municipio.
Una contesa che si è svolta sui singoli territori e che ha visto i candidati darsi battaglia, non sempre in maniera elegante, durante tutta la campagna elettorale.
Città al voto per le amministrative 2021: i numeri
I numeri della consultazione elettorale: Considerando tutte le regioni, sono interessati gli elettori di 1.342 comuni, di cui 1.154 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 188 a regioni a statuto speciale.
Venti i comuni capoluogo di provincia che avanno alle urne: Benevento, Bologna, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese, e sei di questi sono anche capoluogo di regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste.
I comuni che superano i 100.000 abitanti sono: Bologna, Latina, Milano, Napoli, Novara, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Torino e Trieste.
Città al voto per le amministrative 2021: una curiosità che riguarda le candidate donne
Nelle principali città in cui si andrà al voto: Milano, Trieste, Bologna, Torino, Roma e Napoli, c’è una situazione di disparità evidente. Su 73 candidati appena 18 sono donne. Escluso Roma, che conta 7 volti femminili su 22 proposte (non un dato paritario), gli altri grandi capoluoghi ne hanno appena 2 a Comune. Trieste arriva a 3. Tra le 18 candidate appena 5 hanno meno di 40 anni
Questi i numeri nudi e crudi, in estrema sintesi, sulle città interessate al voto per questa tornata di amministrative che si preannunciano non scevre da polemiche e contrapposizioni molto aspre fra gli schieramenti anche perché molto sarà l’incisione che su di esse hanno da sempre le “compagini civiche” che, specie nei piccoli comuni ma non solo, scompaginano e non poco gli assetti politici istituzionali.
Mettendo da parte tutte le polemiche una cosa ci sentiamo solo di sottolineare: la mancanza di contenuti veri nell’ambito dei programmi di molti schieramenti e candidati trasversalmente, almeno nelle città più grandi capoluogo di provincia e di regione dove la campagna elettorale è stata scandita solo da una vacua contrapposizione e dove i temi dei territori sono quasi sempre scomparsi.
Noi vi daremo contezza dei risultati che verranno fuori dalle urne a partire dalla chiusura delle stesse domani. Seguiteci.