L’occupazione in Italia è in netta ripresa: a dirlo sono i dati Istat relativi al secondo trimestre 2021. I trend positivi si registrano sia in termini congiunturali che in termini tendenziali, cioè, sia rispetto ai mesi precedenti dello stesso anno, sia rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.
I dati Istat sull’occupazione in Italia
Rispetto al trimestre precedente, nei mesi da aprile e giugno 2021 si sono registrati 338 mila occupati in più (+1,5%). Nello specifico ci sono stati in più:
- 226 mila dipendenti a tempo indeterminato (+8,3%),
- 80 mila dipendenti a tempo indeterminato (+0,5%)
- 33 mila indipendenti (+0,7%).
Al tempo stesso si può osservare un calo di:
- 55 mila disoccupati (-2,2%)
- 337 mila inattivi appartenenti alla fascia d’età 15-64 anni (-2,4%).
Il mese di luglio ha rappresentato una battuta d’arresto di questo trend positivo (sulla base di dati provvisori) con:
- -23 mila occupati (-0,1%) e -29 mila disoccupati (-1,2%)
- +28 mila inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,2%).
Rispetto al secondo trimestre 2020 si registra un aumento di 523 mila unità lavorative (+2,3%) solo, però, nell’ambito dei dipendenti a tempo determinato che sono aumentati di 573 mila unità (+23,6%). Quanto alle altre categorie di lavoratori possiamo osservare:
- -29 mila dipendenti a tempo indeterminato (-0,2%)
- -21 mila lavoratori indipendenti (-0,4%).
Per gli altri indicatori possiamo osservare che:
- aumentano gli occupati a tempo pieno (+1,8%) e a tempo parziale (+4,8%)
- aumenta il numero di disoccupati (+514 mila in un anno) diminuisce il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1 milione 253 mila, -8,5% in un anno).
I dati del mese di luglio rivelano una stabilità congiunturale del tasso di occupazione mentre i tassi di disoccupazione e di inattività si attestano rispettivamente su -0,1 punti e +0,1 punti.
Cresce di 1,7 punti il tasso di occupazione
I dati sulle aziende
Guardando alle imprese, il secondo trimestre del 2021 ha visto un aumento dello 0,7% delle posizioni lavorative. Nello specifico sono aumentate dello 0,6% quelle a tempo pieno e dello 0,9% quelle a tempo parziale. Il tasso di occupazione su base annua registra una crescita del 3,6%, più precisamente del 3,5% a tempo pieno e del 3,6% a tempo parziale. Quanto alle ore lavorate per dipendente, si registra una crescita del 3,4%. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono cresciute del 29,2%, dato al quale bisogna associare quello sulla cassa integrazione che si è abbassato a 78,7 per ogni mille ore di lavoro. Aumenta dello 0,6% il tasso di posti vacanti su base congiunturale (quindi rispetto al trimestre precedente) e dell’1,0% su base annua. Cresce anche il costo del lavoro (+0,6% in termini congiunturali) per effetto dell’aumento delle retribuzioni (+0,7%) e di più leggeri oneri sociali (+0,3%) per effetto degli sgravi contributivi. Su base annua, invece, il costo del lavoro è diminuito del 3,1%.
Il lavoro nel 2021
I dati diffusi dall’ISTAT danno una panoramica abbastanza esaustiva di quello che è il mondo del lavoro e della crescita occupazionale in Italia in questo secondo anno di pandemia. Le differenze con lo scorso anno riflettono le chiusure alle quali sono state sottoposte molte attività e le misure adottate dal governo, mentre sul raffronto con il trimestre precedente ha senza dubbio influito l’avvento della stagione estiva. A partire da ottobre, quando entrerà l’obbligo del green pass per tutti i lavoratori, vedremo se e come questa misura impatterà sul mondo del lavoro.
In copertina foto di LuckyLife11 da Pixabay