È stata inaugurata ieri a Milano, presso la sede centrale di Banca Popolare di Milano, in Piazza Filippo Meda 4, la mostra fotografica “Obiettivo Terra 2016 – Il mare: polmone blu del pianeta“.
Trenta scatti selezionati tra le duemila immagini, dell’omonimo concorso fotografico, che raccontano il “Mare Nostrum” attraverso le aree costiere dei Parchi Nazionali e Regionali e le Aree Marine Protette italiane.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione UniVerde e da BPM in partnership con Cobat, e in collaborazione con Società Geografica Italiana, Marevivo, Coldiretti e Campagna Amica, rientra in una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di preservare l’ecosistema marino.
All’incontro sono intervenuti: Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione UniVerde; Mario Anolli, Presidente del Consiglio di Gestione di Banca Popolare di Milano; Valentina Aprea, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia; Tessa Gelisio, Conduttrice televisiva, giornalista e ambientalista;Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat.
«Il 2017 è stato dichiarato dall’ONU come anno del turismo sostenibile – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio – .Questa mostra sulla bellezza naturale delle coste e dei mari italiani è il miglior modo di raccontare il nostro Bel Paese. La difesa delle nostre biodiversità è un doveroso impegno verso le future generazioni, ma anche un’opportunità per lo sviluppo di un turismo, davvero sostenibile, che coniughi occupazione e ambiente».
«Con questa iniziativa, BPM conferma la volontà di aprire alla città e a tutti i suoi stakeholder i propri spazi e, in particolare, il salone centrale di Piazza Meda, una delle più belle “piazze coperte” del centro di Milano – ha dichiarato Mario Anolli. Obiettivo Terra 2016 rappresenta un interessante connubio di attenzione al tema della sostenibilità e valorizzazione delle bellezze dei nostri territori attraverso una forma d’arte moderna quale è la fotografia».
Per l’Assessore Valentina Aprea: «una mostra così importante, che ritrae aspetti meravigliosi della nostra natura, dei nostri fondali, delle nostre coste, merita di essere conosciuta a approfondita dagli studenti. Nelle prossime ore invierò una circolare nelle scuole per invitarle a visitare l’esposizione, un’occasione davvero utile per sensibilizzare tutti, in primis i giovani, sulla necessità di tutelare e conservare queste bellezze naturali»
Per Tessa Gelisio: «è una mostra che celebra la bellezza della natura per colpire al cuore e alle emozioni; una bellezza che crea ammirazione e poi rispetto e che permette e comunicare, in modo ancora più efficace al pubblico, quanto sia importante salvaguardare l’ambiente, e in particolare il polmone blu del nostro pianeta».
«È la ricerca della bellezza – spiega Giancarlo Morandi – a unire mostre come Obiettivo Terra e il lavoro che ogni giorno fa Cobat. Perché l’economia circolare, quella che il nostro consorzio pratica da oltre 25 anni, raccogliendo e avviando al riciclo prodotti tecnologici per creare nuove materie prime, altro non è che il modo migliore per magnificare la bellezza del nostro pianeta. L’uomo e la natura possono e devono essere in armonia: lo dimostrano i bellissimi scatti del concorso e lo dimostra questo nuovo modello di sviluppo basato sull’efficienza e il rispetto dell’ambiente».
L’Italia, con la sua varietà di ecosistemi, dalle Alpi a Pantelleria, con la sua rete di parchi e centinaia di aree protette, è il Paese leader in Europa per biodiversità di flora e fauna.
Il concorso fotografico Obiettivo Terra, promosso per celebrare la Giornata Mondiale della Terra, indetta dall’ONU nel 1970 e celebrata ogni 22 aprile, è giunto all’ottava edizione e ogni anno sollecita tutti i partecipanti ad un maggiore impegno per proteggere i nostri paesaggi naturali da inquinamento e sviluppo incontrollato.
L’edizione 2016, in collaborazione con Marevivo, è stata dedicata al ruolo incomparabile del mare, polmone blu del pianeta, e ai gravi rischi che corrono le isole, le aree costiere dall’ecosistema marino, a causa dello sfruttamento e del degrado di mari e oceani.
Dopo la prima mondiale al Palazzo delle Nazioni Unite a New York, la mostra fa tappa a Milano alla Sede di Banca Popolare di Milano.