Obiettivo agricoltura 4.0 per Fieragricola e L’Informatore Agrario con la seconda edizione del “Premio innovazione”. Durante la 113^ rassegna internazionale del settore primario, in programma a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018, saranno svelate e assegnate le ‘foglie dell’innovazione’, riconoscimento istituito da Veronafiere e dal settimanale specializzato, per valorizzare le innovazioni nel settore agricolo e già trasferite sul mercato a partire dal 1 gennaio 2017.
Riservato alle 1000 aziende espositrici di Fieragricola 2018, il Premio innovazione valuterà, attraverso una commissione specializzata esterna, sia i nuovi prodotti così come le evoluzioni tecniche e tecnologiche di quelli già esistenti, purché si tratti di un miglioramento efficace per resa, sostenibilità ambientale, efficienza tecnica e qualità.
Si rafforza così l’impegno e la partnership tra Fieragricola e L’Informatore Agrario che, insieme, spingono l’acceleratore verso i traguardi contemplati dal piano industriale 4.0 che prevede investimenti mirati per la digitalizzazione dei processi produttivi in agricoltura. Un progetto condiviso anche dal Mipaaf che punta a far crescere le tecnologie di precisione nel primario, portando le superfici coltivate con l’ausilio innovativo al 10% entro il 2021 (attualmente sono l’1%).
“Siamo di fronte a una nuova rivoluzione agricola che permetterà alle imprese del primario di essere più competitive sul mercato globale – dichiara Giovanni Mantovani, ceo di Veronafiere Spa –. Si tratta di una sfida epocale verso il compimento di una digitalizzazione che è già in atto e Fieragricola intende sostenere l’innovazione delle imprese di un settore strategico per l’intero sistema Paese”.
Per Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario: “L’innovazione in campo agricolo è tra le leve più determinanti per il prossimo futuro e non solo in termini di efficienza del comparto. Perseguire un’agricoltura 4.0, infatti, significa anche innalzare il livello di qualità di tutta la filiera produttiva, accelerando così l’ammodernamento e la competitività di un sistema agricolo che in Italia vale complessivamente 260 miliardi di euro con oltre 1,5 milioni di imprese – tra agricole e zootecniche – presenti su tutto il territorio”.