Il tema della riduzione delle emissioni di CO2 interessa non solo il comparto industriale e quello dei trasporti (inteso nel senso più ampio del termine) ma anche quello dell’abitare. La ricerca di fonti alternative al carbone, quindi, investe non solo le nostre fabbriche e le nostre auto ma anche le nostre case. Per gli edifici esistenti, come sappiamo anche dai diversi bonus a disposizione, è necessario mettere in atto interventi per assicurare l’efficientamento energetico, per gli edifici di nuova costruzione i parametri da seguire sono totalmente cambiati. Dal 1° gennaio 2021, infatti, è obbligatorio edificare rispettando i parametri NZEB: è obbligatorio, cioè, realizzare edifici a energia quasi zero.
NZEB: gli edifici a energia quasi zero
Gli NZEB, acronimo di Nearly Zero Energy Building, sono costruzioni che garantiscono elevate prestazioni a consumi energetici bassissimi. Consumi coperti, per la quasi totalità, da fonti rinnovabili. La progettazione inizia considerando il movimento del sole, prosegue prevedendo un involucro adatto ad assicurare un comportamento termico ottimale e impianti efficienti e si perfeziona creando un sistema di produzione di energia da fonti rinnovabili. Per saperne di più abbiamo intervistato l’imprenditrice Silvia Pini, ideatrice dell’Ecovillaggio Montale. Un quartiere residenziale a impatto zero realizzato a Montale Rangone, alle porte di Modena. Con lei abbiamo parlato di come si crea un quartiere completamente bio e sostenibile tra illuminazione a led, recupero delle acque e utilizzo della vegetazione.