Il sito web del Gruppo Operativo di Emergenza “Emersito” (http://emersitoweb.rm.ingv.it) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è online.
L’obiettivo del nuovo portale è far conoscere le attività del Gruppo, sensibilizzando il pubblico al tema della pericolosità sismica ed evidenziando, in particolare, l’effetto che la tipologia dei terreni superficiali produce sul moto sismico. Infatti, durante la propagazione delle onde sismiche dalla sorgente verso la superficie, e in particolare nell’attraversamento dei terreni più superficiali, tali onde possono subire una trasformazione che spesso si traduce in un aumento di ampiezza e durata dello scuotimento, ma anche in una variazione del contenuto in frequenza del segnale.
EMERSITO è un Gruppo Operativo costituito da ricercatori, tecnologi e tecnici dell’INGV di dieci sedi diverse (Bologna, Catania, Grottaminarda, L’Aquila, Milano, Napoli, Palermo, Pisa, Rende e Roma). Il Gruppo interviene al verificarsi di terremoti sul territorio italiano di magnitudo significativa (M >5) oppure nel caso in cui si osservi un livello di danneggiamento non imputabile alla sola energia dell’evento sismico.
Durante le emergenze, EMERSITO svolge campagne di monitoraggio per studi di risposta sismica locale allo scopo di valutare i cambiamenti che il moto sismico registrato in superficie subisce a causa delle proprietà geologiche, geotecniche e morfologiche del sito in esame. Il Gruppo Operativo svolge, inoltre, attività propedeutiche alla microzonazione sismica, nelle quali vengono eseguite delle misure geofisiche per la caratterizzazione dei terreni superficiali e installate reti sismiche in area epicentrale per contribuire alla definizione di aree omogenee in termini di pericolosità sismica.
Il sito web di EMERSITO, articolato in diverse sezioni, mette a disposizione informazioni e approfondimenti sugli effetti di sito e sulle attività di microzonazione, descrivendo anche le emergenze sismiche cui EMERSITO ha preso parte negli anni: tra queste, L’Aquila (2009), Emilia-Romagna (2012), Centro Italia (2016) ed Ischia (2017).
In tutti questi eventi sono stati osservati dei casi in cui gli assetti geologici e morfologici hanno contribuito ad amplificare il moto sismico registrato in superficie, generando un aggravio dello scuotimento in superficie che può aver contribuito, insieme ad altri fattori non meno importanti legati alla vulnerabilità degli edifici e delle infrastrutture esistenti, al danneggiamento osservato.
Oltre a fornire informazioni sulle campagne in emergenza svolte, con i relativi report e le pubblicazioni scientifiche, il sito offre una sezione multimediale in cui è possibile reperire foto e video divulgativi sull’operato del Gruppo.