È Luigi Moio, Ordinario di Enologia della Federico II, il nuovo presidente della Commissione Enologia dell’OIV,l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino.
Il Professore è stato eletto all’unanimità, in occasione del Congresso Mondiale dell’OIV a Mainz, in Germania, dai 46 paesi membri dell’OIV presidente della Commissione Enologia.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha espresso la sua soddisfazione per l’elezione del professor Luigi Moio a Presidente della Commissione Enologia dell’OIV, nel corso dell’Assemblea Generale che si è tenuta venerdì 10 luglio 2015.
L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino è il riferimento tecnico-scientifico della filiera vitivinicola internazionale, con i suoi 46 stati membri rappresenta più dell’85% della produzione mondiale di vino e l’80% del consumo globale.
“Questa nomina – ha commentato il Ministro – è un riconoscimento all’impegno profuso dal nostro Paese, nell’ambito dell’OIV, all’armonizzazione internazionale e all’elaborazione delle pratiche enologiche, per migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli nel rispetto della grande tradizione italiana.
Luigi Moio è professore ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Presidente del corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia e coordinatore della Sezione di Scienza della Vigna e del Vino del Dipartimento di Agraria, è autore di circa 250 pubblicazioni scientifiche nei settori della chimica e tecnologia degli alimenti. Ha rivolto particolare attenzione allo studio dell’aroma del vino, alla percezione di composti sensorialmente attivi e alle tecnologie enologiche mirate a preservare e amplificare l’aroma varietale del vino.
Dal 1998 è esperto scientifico del Ministero per le Politiche Agricole presso L’OIV e dal 2009 è presidente del gruppo di esperti di Tecnologia del Vino.
Considerato uno dei maggiori esperti italiani del settore enologico, i suoi studi e le loro applicazioni hanno contribuito in maniera decisiva alla riscoperta e alla valorizzazione di numerosi vitigni autoctoni del sud Italia. E’ accademico dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e dell’Accademia dei Georgofili.