Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alla riforma del Patto di stabilità e crescita, introducendo nuove regole di bilancio per gli Stati membri dell’Unione europea.
Obiettivi principali del nuovo patto di stabilità europeo:
- Riduzione del debito pubblico: i Paesi con un debito superiore al 90% del Pil dovranno ridurlo di un punto percentuale all’anno, mentre quelli con un debito tra il 60% e il 90% dovranno ridurlo dello 0,5% annuo.
- Maggiori flessibilità: Vengono introdotti dei margini di flessibilità per consentire agli Stati di aumentare la spesa in caso di recessione o per investimenti in settori prioritari come la transizione verde e digitale.
- Promozione degli investimenti: La riforma incoraggia gli Stati membri ad aumentare gli investimenti pubblici, in particolare in settori chiave per la crescita e la competitività.
- Bilancio sostenibile: Introdotto un nuovo quadro di riferimento per la valutazione della sostenibilità del debito, che tiene conto di fattori come l’età della popolazione e la crescita potenziale del Paese.
Misure per i Paesi ad alto debito:
- Piani di rientro: i Paesi con un debito superiore al 60% del Pil dovranno presentare piani di rientro dettagliati, che saranno valutati dalla Commissione europea.
- Monitoraggio rafforzato: la Commissione europea monitorerà più da vicino i progressi compiuti dai Paesi nell’attuazione dei loro piani di rientro.
- Sanzioni in caso di non conformità: in caso di non conformità alle regole, i Paesi potrebbero subire sanzioni, come multe o l’esclusione dai programmi di finanziamento dell’UE.
Reazioni alla riforma
L’accoglienza alla riforma è stata mista.
- Favorevoli: alcuni vedono la riforma come un passo positivo verso una maggiore flessibilità e un bilancio più sostenibile.
- Critici: altri temono che la riforma possa allentare eccessivamente la disciplina fiscale e portare a un nuovo aumento del debito in alcuni Paesi.
L’impatto della riforma dipenderà da come sarà “digerito” dai singoli Stati membri. La Commissione europea avrà un ruolo importante nel monitoraggio dei progressi e nell’assicurarsi che le regole siano applicate in modo equo e coerente.