La NASA sta sviluppando un kit di nuovi strumenti per future missioni su Marte. Si chiama Martian Aqueous Habitat Reconnaissance Suite (MAHRS), e comprende cinque strumenti nuovi di zecca, per effettuare analisi sulla superficie del Pianeta Rosso.
L’Agenzia spaziale Usa, in prospettiva di un futuro sbarco dell’uomo su Marte, vuole studiare come rendere possibile la vita dei primi astronauti sul pianeta. In quest’ottica, ha infatti bisogno di conoscere le condizioni naturali di Marte, per comprendere quale sarà l’habitat dei primi esploratori di questo nuovo mondo.
Sviluppato in partnership con l’University of Michigan, MAHRS è specificamente ideato per cercare ambienti umidi nel sottosuolo marziano, a basse profondità.
“È lo stesso ambiente in cui si concentra la ricerca di forme di vita – afferma il Project Manager Dan Vento -. L’acqua eventualmente presente oggi su Marte è, con ogni probabilità, in forma di brina”.
Il kyt di MAHRS comprende un microscopio ottico per studiare dimensioni e caratteristiche delle polveri di Marte. Un radiometro montato sul microscopio misura, invece, l’energia solare assorbita dalla superficie, per analizzare la quantità di polveri presenti nell’atmosfera marziana. Minore è, infatti, l’energia che arriva sulla superficie del pianeta e maggiori saranno, di conseguenza, le polveri che trattengono la radiazione solare. Altri strumenti consentiranno, invece, di effettuare analisi dei ventie dei movimenti del suolo.
Manca, intanto, meno di un mese allo sbarco europeo su Marte con ExoMars, la missione congiunta dell’ESA e dell’Agenzia Spaziale Russa Roscosmos. La missione porterà in orbita una sonda attorno al Pianeta Rosso, e sulle sue polveri la speciale stazione meteo “DREAMS” (Dust Characterization, Risk assessment and Environment Analyser on the Martian Surface). Sarà il primo sbarco europeo sul nostro vicino di casa spaziale.