Sono cinque i neoeletti che siederanno al Consiglio di Palazzo Santa Lucia. E qualcuno, lecitamente, spera anche nell’assessorato. È ora di dare forma concreta alle tante parole volate durante la campagna elettorale
Pietro Foglia UdC, 15.716 voti; Rosetta D’Amelio, Pd, 14.131; Antonia Ruggiero, PdL, 11.420; Sergio Nappi, Noi Sud, 5.318; Ettore Zecchino, AdC, 5.194 voti. È questa la squadra che rappresenterà l’Irpinia in seno al Consiglio Regionale. Ai neoeletti tocca la parte più difficile: realizzare ciò che hanno promesso e abbellito con tante parole nella diffusione dei loro programmi. L’ingegnere Pietro Foglia è il primo consigliere regionale nella storia dell’Ente di cui è presidente, ossia il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Avellino (Asi) istituito per favorire lo sviluppo economico ed industriale dell’Irpinia. Essendo stato uno dei candidati più votati in Campania nella coalizione di centro-destra che ha appoggiato Caldoro, l’ingegnere di Baiano risulta essere uno dei più papabili per la poltrona di assessore:«è naturale che chi fa politica abbia delle aspirazioni, sarebbe ipocrita negarlo. Ma che ci sia o no una delega per me, ciò che conta è metterci il massimo impegno possibile, sia nel ruolo di consigliere sia nel caso arrivi quello di assessore». Come ha ribadito nella serata di chiusura della campagna elettorale nel suo paese natìo, la sfida che lo attende non è facile: spetta a lui infatti farsi portavoce e contemperare quelle domande, spinte e richieste che vengono da una zona troppo a lungo emarginata perché terra di frontiera e di cerniera tra due province, scacciata prima da una parte e poi dall’altra. Né Avellino, né Napoli. Semplicemente la zona del Baianese. A questo proposito Pietro Foglia:«questa zona, fino a 40 anni fa era molto avanti rispetto al resto dell’Irpinia. La situazione si è però capovolta con il terremoto e soprattutto con la ricostruzione. Il Mandamento è rimasto identico a com’era negli anni Sessanta a dispetto di una provincia che nel frattempo ha conosciuto almeno un quindicennio di sviluppo». È da sottolineare che questa zona dell’Irpinia, dal 1970, anno in cui è nata la Regione Campania, ad oggi, non ha mai avuto un proprio rappresentante all’interno del governo regionale.
Il secondo rappresentante dell’Irpinia è Rosetta d’Amelio del Partito democratico con 14.191 voti. L’ex sindaco di Lioni, già assessore alle politiche sociali nell’ultima amministrazione di Antonio Bassolino ed Amministratore Unico dell’Air Spa ha vinto per una manciata di voti la sfida interna con Donato Pennetta. Terza, numeri alla mano, Antonia Ruggiero, ex Forza Italia e vicina al presidente dell’Ente della Provincia, Cosimo Sibilia. Quest’ultima ha avuto la meglio sia su Gino Cusano che, secondo voci di corridoio, potrebbe comunque rientrare tra i rappresentanti nel Consiglio che sul capolista del Pdl Franco D’Ercole. Il suo obiettivo dovrà essere, secondo quanto ha espresso in campagna elettorale, il dar voce alle eccellenze irpine e richiedere con forza e risolutezza interesse per la creazione e riqualificazione di infrastrutture adeguate e per la riconversione tecnologica dei servizi. Gli ultimi due rappresentanti irpini che siederanno a Palazzo Santa Lucia sono il sindaco di Monteforte Sergio Nappi del partito Noi Sud ed Ettore Zecchino dell’Alleanza di Centro che hanno avuto la meglio con poco più di cinquemila voti ciascuno. In particolare quest’ultimo, figlio dell’ex senatore Ortensio Zecchino e consigliere comunale ad Ariano Irpino ha avuto la meglio su Vincenzo Alaia sconfitto con nemmeno cento voti di differenza.
In particolare, sono i giovani irpini che si aspettano una dimostrazione tangibile delle promesse fatte da un po’ tutti gli esponenti durante la campagna elettorale. La preferenza è stata data. Ora vogliamo i fatti. Adesso noi giovani vogliamo “toccare” ciò che ci è stato propinato perché, almeno per me, è l’ultima volta che crederò alle parole…
Â
Fioravante Conte