Progetto Erasmus e integrazione europea tra i giovani uno degli obiettivi di Bruxelles. Esplicito è stato, a tale proposito, l’invito di Commissione Europea e Fondo europeo per gli investimenti (FEI) alle principali istituzioni finanziarie degli Stati membri affinché partecipino, nell’ambito del programma Erasmus+, al piano di prestiti degli studenti che svolgono un anno di master all’estero. Il progetto destinerà, a partire dal 2015, prestiti per un totale di 3 miliardi di euro, ai ragazzi che completeranno l’intero anno di studio. Ben 200.000 studenti potranno godere di quest’opportunità entro il 2020.
Il programma Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, è sorto nel 1987 grazie alla Comunità Europea, sancendo la possibilità per gli studenti universitari europei di svolgere in una università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto dal proprio Ateneo. Il nome del progetto è un omaggio all’umanista e teologo olandese Erasmo da Rotterdam (XV secolo), che compì numerosi viaggi nel Vecchio Continente al fine di studiarne e comprenderne al meglio le differenti culture.
Approvato dalla Direzione Generale dell’Istruzione e della Cultura della Commissione europea (DG EAC), il nuovo lavoro consentirà dunque al FEI di offrire garanzie a banche, organismi governativi e agenzie degli Stati membri che intendono erogare prestiti agli studenti del programma Erasmus+ che intraprendono un percorso di studi post-laurea in un altro paese.
Grazie a questa singolare iniziativa si potrà offrire ai giovani più opportunità, “potenziando le loro capacità e rafforzando la crescita economica” come ha sostenuto Tibor Navracsics , commissario Ue all’educazione. Un modo, questo, anche per formare i giovani alla carriera internazionale e colmare il divario di accesso esistente al mercato finanziario”.
Per chi ne volesse sapere di più consigliamo di visitare il sito erasmus