I contributi dell’UE e degli Stati membri volti a sostenere i paesi in via di sviluppo nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra e nell’affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici hanno registrato un aumento significativo nel 2016.
L’importo totale è stato confermato nel corso di una riunione del Comitato di politica economica dell’UE, in vista di una conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Bonn.
I contributi complessivi versati dall’UE e dagli Stati membri sono stati pari a 20,2 miliardi[1]di EUR nel 2016, un aumento significativo rispetto al 2015. Tali contributi sono stati efficacemente destinati a iniziative di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi nei paesi in via di sviluppo.
Costituiscono un passo importante verso l’attuazione dell’accordo sui cambiamenti climatici giuridicamente vincolante raggiunto a Parigi nel dicembre 2015.
Gli ultimi dati dimostrano la determinazione dell’UE a continuare ad aumentare il proprio contributo ai finanziamenti internazionali per il clima al fine di conseguire l’obiettivo, stabilito per i paesi sviluppati, di mobilitare 100 miliardi di USD all’anno entro il 2020 e fino al 2025. Prima del 2025 le parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fisseranno un nuovo obiettivo collettivo. I contributi alla mitigazione e all’adattamento saranno mobilitati congiuntamente ricorrendo a numerose e diverse fonti, pubbliche e private, bilaterali e multilaterali, ivi comprese fonti alternative di finanziamento, e assicurando la trasparenza dell’attuazione.