La ministra dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) Valeria Fedeli sarà in Cina, accompagnata dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Massimo Inguscio, il quale firmerà due nuovi accordi di collaborazione scientifica e tecnologica con il Ministry of Science and Technology of the People’s Republic of China (MOST) e con la National Natural Science Foundation of China (NSFC).
“I cambiamenti climatici e gli effetti sull’ambiente, la terra, l’aria, il mare, l’agricoltura e i livelli di povertà nei diversi paesi del mondo, le migrazioni forzate continuano ad essere persistenti e di notevole rilevanza per la Cina, per la Ue, l’Italia e il mondo sempre più connesso e interrelato” – afferma il presidente del Cnr Massimo Inguscio. “L’Italia e la Cina, sia a livello politico sia con i propri scienziati e ricercatori, hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo determinante per gli Accordi di Parigi del 2015 e i futuri traguardi. Grazie agli accordi di collaborazione scientifica e tecnologica che nei prossimi giorni firmeremo con il Ministry of Science and Technology of the People’s Republic of China e con la National Natural Science Foundation of China si rafforzerà il lavoro scientifico e di ricerca in diversi campi multidisciplinari e settori all’avanguardia, con benefici futuri sulla qualità della vita e salute delle persone e dell’ambiente, la cura e valorizzazione del patrimonio storico culturale, le comunicazioni e tecnologie quantistiche”.
La firma del primo accordo di collaborazione con il Paese asiatico risale alla fine degli anni ’70 e riguardava la Chinese Academy of Sciences (CAS). Attualmente sono attivi due accordi con altre istituzioni cinesi, la Chinese Academy of Agricultural Sciences (CAAS) e la Chinese Academy of Cultural Heritage (CACH). Per il triennio 2017-2019 sono stati finanziati tre progetti relativi a diverse aree tematiche: scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente; scienze chimiche e tecnologie dei materiali; scienze bio-agroalimentari.
Inguscio ha incontrato il presidente della NSFC, mentre l’accordo di cooperazione con il MOST è stato siglato a margine della ‘Settimana dell’Innovazione italo-cinese’.
Durante i tre giorni di vista, Miur e Cnr entreranno in contatto con alcune delle principali istituzioni scientifiche cinesi: con il presidente della Fondazione delle scienze naturali, Yang Wei; con l’amministratore dell’Amministrazione spaziale nazionale cinese (CNSA), Tang Dengjie; con il presidente dell’Università Tsinghua di Pechino, con il presidente della CAS, Bai Chunli e con il ministro della Scienza e della tecnologia, S.E. Wan Gang.
Non mancheranno i saluti alle istituzioni italiane presenti in Cina, come la Scuola italiana d’Ambasciata di Pechino, mentre è previsto un incontro con la comunità scientifica e accademica italiana in Cina, presso l’Istituto italiano di cultura.