A due settimane dall’entrata in vigore delle misure anti Covid differenziate per regione, sintetizzate con i colori, l’Italia ritrova un nuovo assetto in risposta al cambiamento dei dati epidemiologici. In attesa di sapere cosa sarà consentito fare nelle vacanze natalizie, le nuove zone in Italia disegnano un Paese sempre più arancione e giallo con ancora qualche macchia rossa. Vediamo insieme.
Nuove zone in Italia: le regioni arancioni
Le scelte più attese riguardano la Lombardia, il Piemonte, epicentro dell’epidemia nel nostro Paese, e la Calabria che in questa seconda fase passano da rosse ad arancione. Riaperti dunque i negozi di abbigliamento e tutti quelli che non commerciano generi di prima necessità mentre gli studenti della seconda e terza media possono tornare in classe. A quest’ultimo proposito, il presidente della Regione Piemonte Cirio ha deliberato che, nella sua regione, anche gli studenti delle scuole medie resteranno a casa. Regole invariate per bar e ristoranti, trasporto pubblico e centri sportivi. Restano in questa fascia l’Alto Adige (ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano), Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Puglia e Basilicata. L’allentamento delle restrizioni ha fatto sentire subito i suoi effetti portando per le strade migliaia di persone che si sono dedicate allo shopping o a una semplice passeggiata.
Le regioni gialle
Passano da arancioni a gialle la Liguria e la Sicilia. Anche per queste due regioni, i dati rilevati hanno consentito un’allentamento delle misure. Riaprono dunque bar e ristoranti fino alle 18 e centri sportivi, resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e la capienza del 50% per i mezzi pubblici. La fascia gialla era composta già da Trentino e Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Lazio, Molise e Sardegna.
Le regioni rosse
Restano nella fascia con provvedimenti più ristrettivi Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Abruzzo e Campania. In queste regioni restano chiusi negozi, bar e ristoranti (che possono praticare solo l’asporto e la consegna a domicilio) e resta in vigore il divieto di spostamento all’interno del proprio comune, salvo i casi ammessi, a qualsiasi ora. Dopo questi aggiornamenti che somigliano più a un braccio di ferro tra il Governo che mantiene una linea per lo più cauta e le regioni che spingono per le riaperture, resta da conoscere il prossimo DPCM, quello del 3 dicembre, che dovrebbe recare le regole da osservare per le festività natalizie ormai imminenti.
In copertina foto di Igor Saveliev da Pixabay