Il DL Infrastrutture contenere tante novità e nuove regole per il conseguimento della patente. Quali sono? Da quando andranno in vigore? A chi saranno indirizzate queste novità?
Patente di guida, novità e nuove regole in arrivo?
Approvato alla Camera e atteso al voto del Senato per essere convertito in legge entro il 9 novembre, il decreto Infrastrutture prevede diversi cambiamenti che riguardano i neopatentati e chi sta per ottenere la tanto desiderata licenza di guida. La novità più importante riguarda l’estensione della validità del foglio rosa che passa dai “canonici” 6 mesi ad un anno. Il nuovo testo permetterà, inoltre, di sostenere la prova teorica (per conseguire il foglio rosa) per un massimo di tre volte, tre anche le possibilità per la prova pratica (quindi saranno possibili due ripetizioni oltre la prima).
Esercitazioni alla guida
Altro cambiamento importante riguarda “l’allenamento” alla guida. Infatti, il nuovo DL Infrastrutture, contempla la possibilità di poter effettuare esercitazioni alle guida anche in assenza di un patentato da almeno 10 anni. Questa nuova direttiva si applica principalmente a chi deve ottenere la licenza di guida per i ciclomotori che spesso non prevedevano più di un posto per la guida rendendo molto difficile potersi esercitare per la prova pratica.
Attenzione, questa novità vale solo per determinate tipologie di patenti come:
- AM (per ciclomotori, veicoli a tre ruote e quadricicli leggeri con cilindrata non superiore a 50)
- A1 (moto 125 per chi ha compiuto i 16 anni)
- A2 (moto con potenza non superiore a 35 kW per chi ha compiuto 18 anni)
- A (moto per chi ha compiuto i 24 anni).
In caso di infrazione
E’ chiaro, quindi, che per le altre categorie non inserite nella precedente lista rimane l’obbligo di poter esercitare alla guida soltanto in presenza di un patentato da almeno 10 anni ma che soprattutto con età inferiore ai 65 anni. In caso di violazione si va incontro ad una sanzione amministrativa che parte da un minimo di 430 euro fino ad un massimo di 1.731 euro senza dimenticare il rischio di poter essere ulteriormente puniti con il fermo amministrativo del veicolo.
Limitazioni per i neopatentati
Con il decreto Infrastrutture, inoltre, potremmo dire addio all’attuale divieto che è presente all’interno del Codice della strada di guidare, nel primo anno di conseguimento dalla patente di categoria B, un veicolo con cavalli superiore ai 55 kW/t e appartenenti alla categoria M1, che esprimono un limite massimo di potenza pari a 70 kW.