Il Consiglio Europeo ha adottato la direttiva relativa alla tutela degli interessi finanziari dell’UE (direttiva PIF). Ciò consentirà di perseguire e sanzionare più efficacemente i reati contro le finanze dell’UE e di facilitare il recupero dei fondi dell’UE indebitamente utilizzati. Le norme comuni adottate contribuiranno a garantire condizioni di parità e a migliorare le indagini e le azioni penali in tutta l’UE.
La direttiva costituirà inoltre una parte importante del diritto che dovrà essere applicato dalla futura Procura europea (EPPO) la cui creazione richiede una cooperazione rafforzata attuata da un determinato numero di Stati membri.
Owen Bonnici, ministro maltese della giustizia, ha dichiarato: “La tutela del bilancio dell’UE è fondamentale per garantire che il denaro dei contribuenti europei sia utilizzato nel modo più efficace ed efficiente. Disporre di definizioni, norme e sanzioni minime comuni rappresenta un passo in avanti per combattere la frode in tutta l’UE. Questa direttiva costituirà uno strumento importante per la nuova Procura europea“.
La direttiva prevede definizioni comuni per una serie di reati a danno del bilancio dell’UE, tra cui i casi di frode e altri reati connessi come la corruzione attiva e passiva, l’appropriazione indebita di fondi, il riciclaggio di denaro, ecc. Nell’ambito di applicazione della direttiva rientreranno anche i casi gravi di frode IVA transfrontaliera, ove sia superata la soglia di 10 milioni di EUR.
La direttiva introduce infine norme minime sui termini di prescrizione entro cui devono essere svolte le indagini e avviate le azioni giudiziarie, nonché sulle sanzioni, incluse le pene detentive per i casi più gravi.