Il Consiglio Europeo ha conferito un mandato generale alla presidenza estone per l’avvio dei negoziati con il Parlamento europeo sulla nuova normativa per il settore delle comunicazioni elettroniche che preparerà l’Europa all’era del 5G promuovendo gli investimenti, la concorrenza, la protezione dei consumatori e lo sviluppo di nuovi servizi. La promozione degli investimenti è necessaria per garantire che l’UE sia in grado di rispondere alla domanda sempre più crescente di connettività gigabit, che rappresenta una componente essenziale della rivoluzione digitale.
“Il nostro futuro è nel digitale, e questa normativa è fondamentale per creare una società dei gigabit in tutta l’UE,” ha affermato Urve Palo, ministro estone dell’imprenditoria e della tecnologia dell’informazione. “Sono lieto che la presidenza estone abbia ottenuto questo primo mandato in anticipo rispetto alle nostre aspettative. Adesso compiremo ogni sforzo per conseguire progressi concreti nei colloqui con il Parlamento entro la fine dell’anno. Il sostegno unanime alla nostra proposta dimostra la determinazione del Consiglio a conseguire risultati nella realizzazione del mercato unico del digitale.“
Il ministro ha aggiunto che i lavori su questo fascicolo esprimono l’importanza che la presidenza estone annette alla connettività e al 5G. “A luglio, i miei colleghi ed io abbiamo firmato la dichiarazione sull’adozione del 5G. In occasione del vertice di Tallinn sul digitale, i leader europei hanno anche discusso delle modalità per promuovere il 5G e la connettività. Di tutto questo si terrà conto nella riunione del Consiglio europeo e nella sessione del Consiglio “Telecomunicazioni” più avanti questo mese.“
Le norme proposte, il codice europeo delle comunicazioni elettroniche, coprono un ampio ventaglio di settori, dai diritti del consumatore, all’accesso degli operatori alle reti e alla cooperazione tra Stati membri nella gestione dello spettro. La riforma vuole tenere conto dei cambiamenti intervenuti nel mercato dal 2009, quando sono state introdotte le attuali norme, e fornirà un quadro adeguato alle esigenze future per una rapida ed ampia diffusione del 5G e di altre tecnologie di nuova generazione. Queste nuove tecnologie faciliteranno l’introduzione e l’espansione di servizi digitali innovativi quali le automobili autonome e connesse, le città intelligenti e le reti energetiche intelligenti.
Il mandato del Consiglio estende la portata dei servizi di comunicazione elettronica per tener conto della crescente importanza dei servizi forniti via Internet (noti anche come “servizi over-the-top” o “OTT”), che comprendono anche la telefonia vocale su internet (VoIP), applicazioni di messaggistica e servizi di posta elettronica. Si tratta di un cambiamento radicale rispetto alle norme attuali, che coprono soltanto i servizi tradizionali correlati ad un numero specifico, quali i messaggi di testo e le chiamate da rete fissa e mobile. Alcune caratteristiche del servizio, quali il pagamento o no del servizio da parte dell’utente, determineranno le norme che si applicheranno. Inoltre, il mandato comprende un meccanismo di revisione al fine di garantire l’aggiornamento dei diritti degli utenti finali tenuto conto della rapidità dell’evoluzione dei modelli di business e dei comportamenti del consumatore.
Il mandato prevede una maggiore cooperazione tra Stati membri affinché lo spettro radio sia messo a disposizione degli operatori in maniera tempestiva e prevedibile. Tuttavia, il testo del Consiglio riconosce che l’uso ottimale dello spettro varia nell’UE, per diversi motivi riconducibili, tra l’altro, alle caratteristiche geografiche, alla distribuzione della popolazione, alle condizioni di mercato e all’esistenza di frontiere con paesi non appartenenti all’UE. Esso tiene anche conto del fatto che gli Stati membri possono aver bisogno di flessibilità per rispondere all’evoluzione tecnologica e del mercato nella loro gestione dello spettro.
La posizione del Consiglio aggiorna le norme attuali sull’accesso degli operatori alle reti al fine di incoraggiare la concorrenza e facilitare gli investimenti delle imprese in nuove infrastrutture, anche nelle zone più remote. Il mandato consente alle autorità di abbassare, in una certa misura, il livello di regolamentazione quando i mercati sono competitivi, ma introduce garanzie che, se necessario, fanno sì che la regolamentazione efficace del mercato non sia compromessa.
Il Consiglio mantiene l’essenza dell’approccio normativo fondato sul “significativo potere di mercato” (SPM) che si è dimostrato valido nel corso degli anni nell’aprire i mercati a nuovi operatori. Tuttavia, a fronte di una complessità sempre maggiore degli operatori di mercato, la sola regolamentazione SPM non è sufficiente per garantire la concorrenza in tutti i casi. Le norme SPM saranno pertanto integrate con una regolamentazione simmetrica di tutti i fornitori di reti di comunicazione elettronica in determinate situazioni. Infine, il mandato del Consiglio introduce alcuni strumenti supplementari per consentire alle autorità nazionali di regolamentazione di far fronte a problematiche che possono sorgere in determinate circostanze di mercato, quali una situazione duopolistica.
Il mandato è stato conferito dai rappresentanti permanenti degli Stati membri nel corso di una riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper I).
Una prima riunione esplorativa del trilogo con il Parlamento europeo è prevista per la fine di ottobre, previa relativa conferma del Parlamento europeo in occasione della sua prossima plenaria.