La dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la terza diretta da Ruggero Cappuccio, ancora una volta ha voluto dare ampio spazio alle varie espressioni artistiche e performative. Molti i teatri coinvolti nella manifestazione, in programma fino al 14 luglio, tra questi Galleria Toledo. Nella sala di Montecalvario andrà in scena Cronache di una città senza nome di Wael Kadour, il 20 giugno, ore 19.00 e il 21 giugno ore 21.00. Lo spettacolo programmato in collaborazione con La Francia in scena, stagione artistica dell’Institut Francais Italia, realizzata su inziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut Francais e della Fondazione Nuovi Mecenati, si basa su una storia vera, avvenuta a Damasco all’inizio della rivoluzione: il suicidio di una giovane donna in una notte d’estate del 2011.
Tra i luoghi deputati per la sezione Osservatorio, che offre spazio alle giovani compagnie e a quelle non più giovani ma con difficoltà nell’avvio del processo produttivo degli spettacoli, Galleria Toledo ospiterà Il maestro più alto del mondo, drammaturgia e regia diMirko Di Martino, con Orazio Cerino. Lo spettacolo, in scena il 25 giugno, ore 21.00, racconta la storia di Franco Mastrogiovanni, un insegnante elementare di 58 anni che con i suoi 193 centimetri appare, agli occhi dei suoi allievi, un gigante. Mastrogiovanni è anche un anarchico. Uno che negli anni ’70 se ne andava in giro a Salerno a picchiare i fascisti ed è finito in galera. Ma Franco Mastrogiovanni è soprattutto un matto, uno che è stato ricoverato in manicomio. Eppure, per tutti quelli che lo conoscono, è un uomo tranquillo. A seguireIo sugno, scritto ed interpretato da Davide Paciolla, un “non spettacolo”, in cui la coscienza della realtà si mescola all’incoscienza dei sogni, in programma il 2 luglio, ore 21.00; Respiro piano di Piera Russo, viaggio catartico nei ricordi di Matilde, in scena il 4 luglio, ore 19.00. La giovane donna ha deciso di cedere l’appartamento e sta selezionando la mobilia da tenere, da vendere all’antiquario o da distruggere. Ogni oggetto le rievoca un ricordo lontano.
Sempre per Osservatorio, The Handmaid’s tale – Il Racconto dell’Ancella, dal romanzo di Margaret Atwood, racconto distopico che s’interroga sulla libertà, su ciò che ne facciamo e soprattutto su quale sia realmente la libertà delle donne, nella messinscena diGraziano Piazza, con Viola Graziosi, il 6 luglio, ore 21.00; Il Principe e la luna, regia di Mario Autore, è il racconto di Louìs, che trascorre il suo tempo nel testardo tentativo di raggiungere la luna. Puntualmente fallisce, ma la sua aspirazione lo induce a ritentare ogni volta. L’incontro con una ragazzina di nome Lea spinge lo strampalato inventore a ripercorrere la storia dei suoi tentativi, in scena il9 luglio, ore 19.00; Mariano Lamberti mette in scena Processo a Fellini, un omaggio all’immenso talento di Giulietta Masina per dare voce e dignità anche alle sue ombre, l’11 luglio, ore 21.00; infine Franca Abategiovanni sarà la protagonista di Teresa Zum Zum, un’indagine sul tema della follia. Si racconta di una donna, Teresa che decide di andare in cura da uno psicanalista per risolvere un suo problema capitale: la paura di fare sesso con gli uomini. Ha talmente paura di affrontare questa situazione che non riesce neanche a verbalizzare il timore e di conseguenza quando ne parla, usa un suono onomatopeico, che per l’appunto corrisponde a Zum Zum, in scena il 12 luglio, ore 21.00.
L’ultimo appuntamento a Galleria Toledo, targato NTFI 2019, è con la sezione Musica: Ho stretto i pugni e sono nato… , poemetto in musica e video frammenti per automazioni elettro meccaniche e giocattoleria di risulta, progetto di Enzo Mirone.