Il mancato grande slam di Novak Djokovic non metterà certamente da parte la stagione gloriosa di uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi. Cosa c’è, però, nel futuro del campione serbo?
Il Grande Slam mancato, l’incredibile stagione di Novak Djokovic
2021, un anno che probabilmente Djokovic mai dimenticherà. Arrivato da un 2020 al sapor di polemiche nate dall’Adria Tour da lui organizzato, Novak affronta come primo torneo dell’anno l’Australian Open (il primo dei 4 tornei del grande slam). Esordio stagionale non proprio semplicissimo quello del serbo che nonostante un infortunio al muscolo obliquo addominale (rimediato al terzo turno del torneo) ma che termina con la vittoria in finale contro Medvedev in tre set. Il primo dei 4 tornei è conquistato, ne restano tre.
Roland Garros ed il record
Il secondo torneo che compone il grande slam è il Roland Garros sulla terra rossa di Parigi. Questa tipologia di superfice è da oltre 20 anni che vede re incontrastato un solo nome: Rafael Nadal. Lo spagnolo sulla terra rossa è da sempre il più forte, in pochi possono vantarsi di averlo battuto su questa tipologia di terreno. Già nel Master 1000 di Roma Nadal aveva dimostrato la sua “superiorità” vincendo il torneo proprio su Djokovic in finale ma a Parigi la musica cambia radicalmente. Il serbo, infatti, si impone su Nadal vincendo per la seconda volta il Roland Garros conquistando il secondo pezzo del grande slam ma soprattutto segna un record storico. Diventa, infatti, il primo tennista della storia a vincere per due volte tutti e quattro i grandi tornei dello slam. Se prima era un’utopia, il grande slam diventa un pochino più reale.
Wimbledon, la finale contro Berrettini
Passiamo al torneo che più di tutti rappresenta il tennis nell’immaginario collettivo: Wimbledon. Così come il calciatore sogna la coppa del mondo, il cestita l’anello NBA, i tennisti sin da piccoli sognano il trionfo sull’erba verde di Wimbledon. Motivazioni c’erano, la condizione fisica anche per un tennis solido, costante che non lascia respiro agli avversari. Insomma, la vittoria non poteva mancare ed è passata per Matteo Berrettini, per nostra (italica) sfortuna. Il tennista nostrano ha combattuto come un leone nella prima finale di Wimbledon giocata da un italiano ma purtroppo ha dovuto cedere in quattro set. Anche il terzo pezzo del grande slam è conquistato, per Novak il grande slam è alla portata di un torneo.
Olimpiadi ed US Open, il sogno si infrange
E’ l’atleta sul quale tutti gli occhi sono posati. Il grande slam è alle porte ed il record di Rod Laver è a portata di mano. Prima degli US Open, però, ci sono state le Olimpiadi di Tokyo 2020. Perché non provare un’impresa che neanche allo stesso Laver è riuscita? Vincere i 4 tornei del grande slam nella stessa stagione ed anche la medaglie d’oro olimpica. Ecco che Novak si lancia nell’avventura nipponica che si trasforma nel suo “peggiore” risultato con un 4 posto finale che lo tiene fuori anche dal podio e dalla medaglia di bronzo. Insomma, niente medaglie olimpica ma il sogno del grande slam non è tramontato e lo US Open è alle porte. Il serbo, come da pronostico, arriva in finale ma qualcosa si spezza perché Djokovic perde nettamente in 3 set contro Medvedev (proprio il finalista degli Australian Open, dove il sogno era iniziato). Stanchezza? Una paritita no arriva sul più bello? Non lo sapremo mai ma il sogno Grande Slam finisce.
Non serve il Grande Slam
Il mancato Grande Slam vede Djokovic, in realtà, concludere quella che possiamo definire la sua migliore annata da quando è un professionista. Una stagione così dominante mai l’avevamo vista e possiamo dire che il serbo è il tennista più forte del mondo? Attualmente sì, godiamoci finché possiamo il tennis energico di Nokav Djokovic!