Il 2015 è stato l’anno di Wayward Pines, serie tv nata dall’omonima trilogia di romanzi scritta da Blake Crouch e prodotta da M. Night Shyamalan, regista di film cult come Il Sesto Senso, Unbreakable e Signs. Il 2017 sarà l’anno del ritorno di Twin Peaks, storico serial nato dal genio di David Lynch e diventato famoso in Italia con lo slogan “Chi ha ucciso Laura Palmer?”.
Due opere televisive che hanno una elemento in comune: una cittadina, forse la vera protagonista della serie, isolata dal mondo “normale”, abitata da strani individui e lontana dalla vita di tutti i giorni. Chissà che Nothing, centro deserto e disabitato nell’est della Contea di Mohave (Arizona), non abbia tanti misteri nascosti quanto le due città televisive. Sita lungo la U.S. 93, l’autostrada principale tra Phoenix e Las Vegas, Nothing non appare su molte mappe e non fa parte di alcuna rete elettrica, sistema fognario o impianto idrico. Fondata nel 1977, è a 100 miglia a nordovest di Phoenix e a circa 20 miglia a sud di Wikieup, “la rattlesnake – serpente a sonagli – capital” dell’Arizona.
Il nome della cittadina fu scelto nel ’77 da Richard Kenworthy che, assieme a sua moglie, lavorava in un negozio di liquori a Coolidge quando la donna si accorse di un annuncio immobiliare per un terreno non incorporato (ufficialmente) alla Contea del Mohave. “Era una via d’uscita nel nulla”, dichiarò l’uomo. Nothing era, per l’uomo, all’epoca grande bevitore senza alcuno scopo preciso, lo specchio della sua vita: “La mia vita era arrivata a nulla”, dichiarò Kenworthy. Dopo la scelta del nome singolare (“Non c’era nulla attorno. Non avevi elettricità, telefoni, comunicazione. Era Niente. Fu naturale.”), l’uomo riuscì ad assicurarsi un discreto numero di viaggiatori: arrivò ad un guadagno di 200-300$ durante giorni feriali e 500/600$ durante quelli festivi.
Nothing fu abbandonata nel maggio del 2005 e nell’agosto del 2008 la stazione di servizio iniziò a crollare: nello stesso periodo Mike Jensen, il nuovo proprietario, tentò di riavviare il business nella cittadina. Il suo sogno era di trasformare Nothing in un punto di riferimento in Arizona.
Nel marzo 2008 Jensen cominciò a vendere pizze appena sfornate da un forno a legna, bibite e acqua. “Se riuscirò a fare 500 dollari al giorno, starò bene”, dichiarò raggiante il neo-proprietario della cittadina del niente. Vedendo spesso folti gruppi di motociclisti, camionisti e bikers, Jensen pensò di riuscire a riavviare economicamente Nothing: “Chiacchiereranno, racconteranno storie, questo e quello. E ciò che renderà apprezzabile il viaggio. Hai un posto dove puoi fermarti, divertirti e sentirti a casa. Voglio dire, in quanti posti ti fermi quando sei sulla strada e sei trattato come a Nothing?”.
Negli anni precedenti all’acquisto, Jensen viaggiò col suo forno mobile nell’Ovest per vari eventi annuali diventando un pilastro per molte persone che, durante una gara Nascar, facevano una fila anche di due o tre ore per gustare le sue specialità. Durante il viaggio da Buckeye a Las Vegas, l’uomo si accorse della vendita di Nothing. La sua compagna di 16 anni, Bonnie Taylor, raccontò che accettò di buon grado la scelta del partner di comprare la città: “Sì, giusto. Comprerai Nothing, in Arizona”. Col tempo, però, la ragazza si rese conto che la vita a Nothing era tutt’altro che facile: la fidanzata di Jensone si infagottava per allontanare il vento gelido e giaceva vicino a una pozza del fuoco modellata dalla vasca di un’asciugatrice di abiti abbandonata. Taylor, infatti, tornò a Las Vegas: “Mi stai portando via la mia giovinezza”, rinfacciò la compagna a Jensen. L’uomo, nonostante l’abbandono della sua metà, fu seguito da un suo amico, Tim Holleran, che diventò il suo unico vicino. Tim voleva aiutarlo: “Farò del mio meglio”, promise l’uomo, accompagnato dalla moglie e dai figli. La solitudine, dopotutto, secondo Jensen, aveva anche aspetti positivi: “Posso svegliarmi qui la mattina e scoreggiare e non preoccuparmi dei vicini. Puoi fare ciò che vuoi”. All’inizio Holleran ritenne che il piano di Jensen fosse folle, ma dopo si lasciò convincere dal suo amico: “Una volta ottenuta la firma, succederà che arriveranno molte persone”.
Tutto inutile: secondo ultime notizie, la cittadina è stato ancora una volta abbandonato nell’aprile del 2011. Nonostante i progetti audaci di Jensen, Nothing è nuovamente finita nell’abisso del nulla.
Dopotutto il destino del piccolo centro fantasma è evidente anche grazie alla scritta posta all’ingresso, basata su un gioco di parole tra il nome della cittadina e “niente”:
Città di Nothing, Arizona. Fondata nel 1977. Elevazione di 3269 piedi.
I cittadini convinti di Nothing sono pieni di Speranza, Fede e credono nell’etica del lavoro. Durante gli anni queste persone devote hanno avuto fede in Nothing, sperato per Nothing, lavorato a Nothing, per Nothing.