E’ Nostalgia delle cose impossibili – in scena nella Sala Assoli di Napoli dal 22 al 24 novembre (il venerdì e il sabato alle ore 20.30 e la domenica alle ore 18) – il secondo spettacolo della stagione 2019/2020 di Casa del Contemporaneo. Uno spettacolo particolarissimo che vede protagonista la poetessa e scrittrice Mariangela Gualtieri fondatrice, insieme al regista Cesare Ronconi, del Teatro Valdoca, di cui è drammaturga.
Lo spettacolo è incentrato sulla parola nuda. La parola ci definisce e ci rende riconoscibili come esseri umani. Guidata da Cesare Ronconi, la Gualtieri trasforma l’esperienza vissuta in simboli da usare nella vita quotidiana. Il linguaggio è potere che ci rende simili ai celesti.
In questo spettacolo la poesia è rito sonoro. La musica è la forma orale della poesia. I versi impalpabili assumono fisicità nell’atto in cui diventano voce. L’incanto fonico arriva al cervello e al cuore.
Poesia rarefatta, come la scena. Una musica sfumata accompagna la protagonista. È una colonnasonora ridotta all’essenziale. Ogni potere evocativo è lasciato alla voce sguarnita davanti al microfono. La parola entra in un giro di forze. Mariangela Gualtieri dosa versi e pause. Anche il silenzio è poesia. I gesti sono fermi e solenni. La luce illumina una Moleskine che rimbalza tra le mani. La tessitura si basa su un filo narrativo in cui la natura è in primo piano. L’io è in ascolto del suono. Le parole si fanno materia. La voce della Gualtieri è quella di una sibilla che biascica la fragilità e l’infinito.