106 sale gioco, 2.115 esercizi commerciali che ospitano congegni automatici per il gioco: questi i numeri per la città di Napoli che hanno determinato, in diversi casi, una degenerazione patologica del fenomeno del gioco, con ricadute negative sulla collettività e sulle famiglie. Una spesa complessiva che, per la sola Regione Campania, si attesta su circa 9 miliardi di euro annui.
Di questo ed altro si discuterà nella tavola rotonda dal titolo “Istituzioni, associazioni, persone: in campo contro le patologie del gioco d’azzardo” in programma per il prossimo 27 novembre ore 9 alla Sala dei Baroni del Maschio Angioino. Vi prenderanno parte, il Sindaco Luigi de Magistris (ore 10,00), il Direttore Legautonomie Nazionale Loreto del Cimmuto, l’assessore al Lavoro e alle Attività produttive Enrico Panini, Maurizio Fiasco per la Consulta nazionale Antiusura, la Segretaria di Legautonomie Lombardia Angela Fioroni, il responsabile nazionale di “Mettiamoci in Gioco” Don Armando Zappolini, il Direttore Unità Operativa Complessa “Dipendenze” ASL Napoli 1 Stefano Vecchio. E ancora: Gianfranca Duca, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cinisello Balsamo; Nadia Monti, assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna; Luciano Bartolini, presidente Società della Salute Sud Est di Firenze. Modera la tavola rotonda Giovanni Squame di Lega delle Autonomie della Campania.
Il convegno intende rafforzare l’iniziativa della Lega dei Comuni per rivendicare maggiori poteri alle autonomie locali e al contempo rinsaldare il legame fra le tante realtà impegnate a contrastare questa degenerazione. Il Comune di Napoli ha di recente aderito al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”. L’obiettivo generale del manifesto è quello di contrastare la diffusione del gioco d’azzardo sia con l’adozione di specifiche misure normative e regolamentari a livello nazionale e locale, che con la creazione di reti territoriali. Inoltre, con un’apposita Delibera di Giunta comunale, l’Amministrazione di Palazzo San Giacomo ha inteso scendere in campo per contrastare un fenomeno degenerativo che ha forti collegamenti con la criminalità organizzata, il riciclaggio del denaro, la prostituzione.