Come si pone il personaggio James Senese nei confronti del nostro essere donna oggi?
Lello Arena durante l’epica intervista a James Senese in “No grazie, il caffè mi rende nervoso”.
Un timido giornalista alla ricerca dello scoop della sua vita.
Un serial killer che tenta di boicottare l’organizzazione di una kermesse che propone una Napoli nuova, scevra dal peso delle tradizioni.
Una coraggiosa reporter che vuole smascherare ad ogni costo il maniaco.
Una banda di scagnozzi capitanata da un contrabbandiere.
Artisti del calibro di Massimo Troisi, Lello Arena, James Senese e tanti altri.
“No grazie, il caffè mi rende nervoso” è una divertente commedia noir del 1982 con la regia di Ludovico Gasparini, un interessante viaggio nella fervente scena musicale partenopea degli anni Ottanta, che vede importanti nomi come Pino Daniele, James Senese e Napoli Centrale, i fratelli Bennato, Enzo Gragnaniello, Tullio De Piscopo, e altri ancora.
Una nuova Napoli, non più la città dei posteggiatori e della canzone classica di Salvatore di Giacomo e di Libero Bovio, dell’epoca d’oro della musica partenopea di Roberto Murolo e Renato Carosone, ma una cultura melodica rinnovata, con contaminazioni rock e jazz, decisamente più pop.
Un film forse non osannato dalla critica, ma interessante dal punto di vista culturale perché propone uno spaccato della tensione tra modernità e tradizione, non particolarmente ricordato dagli italiani, ma con un folto seguito di aficionados a Napoli.
L’ideale continuazione di questa stuzzicante commedia è riproposta al Teatro Augusteo con un titolo pressoché identico, ma con una nuova trama scritta da Lello Arena.
Un misterioso copycat decide di seguire le orme del serial killer Funiculì Funicolà e di completare la sua opera: eliminare eminenti figure dello spettacolo napoletano.
I sospetti convergono sulla famiglia Giuffrida, composta da Gaetano (Paolo Caiazzo), tassista amante delle commedia di Scarpetta, sua moglie Stella (Susy Del Giudice) una rappresentante di giocattoli erotici, Procopio (Francesco Procopio), fratello di Stella, un giornalista de Il Mattino e inguaribile parassita, Michele (Nicola Pavese), il figlio appassionato di gialli e Oho (Maria Chiara Centorami) la badante ucraina dello svampito nonno Aristide (Salvatore Misticone), ex attore di teatro classico.
Un divertente giallo familiare, ricco di colpi di scena e insaporito da tante battute divertenti, complice anche la bravura degli attori e la loro presenza scenica travolgente.
Una brillante commedia che sicuramente non… renderà nervosi!
“No grazie, il caffè mi rende ancora nervoso” è in scena al Teatro Augusteo di Napoli dal 2 all’11 marzo 2018.