Si è appena concluso il flashmob organizzato davanti alla sede ITA a viale dell’Arte, per manifestare contro i licenziamenti e le discriminazioni nel passaggio alla nuova compagnia aerea. Ora un team di legali esporrà pubblicamente l’articolo 2112 del Codice Civile, quello cioè che tutela il personale nelle cessioni aziendali.
L’iniziativa sulla vicenda Alitalia al femminile parte da un’esigenza trasversale delle donne, con un approfondimento sul tema occupazione che vuole porre all’attenzione pubblica il processo di selezione in ITA e il reclutamento basato su criteri di assunzioni non trasparenti e discriminatori umilianti. “A maggior ragione in quanto ITA è un’azienda partecipata al 100% dal MEF, cioè dallo Stato” sottolineano le organizzatrici.
“Queste modalità di scelta del personale, attuate dietro il paravento della discontinuità richiesta dalla UE, sono indegne di un Paese civile e sono diretta responsabilità del management di ITA. – continuano – Ricadono sulle famiglie, su minori e anziani, su categorie fragili che usufruiscono dei benefici della legge 104 e penalizzano ancora di più lavoratrici e lavoratori.”
Ancora, nonostante decenni di denunce, si evidenziano discriminazioni di orientamento sindacale e di cui, più in generale, ci si oppone con la critica ai processi di alienazione di beni strategici e pubblici. Si aggiungono a questo, le riflessioni sull’imposizione a tutto il personale front line di modelli spersonalizzanti e soprattutto ad esplicito richiamo sessuale. Un’umiliazione che deve finire.