Il DPCM firmato dal premier Mario Draghi, che sarà in vigore dal 1° febbraio, regola l’uso del green pass e una delle limitazioni (per chi non lo ha) sarà quella di non poter entrare negli uffici postali per ritirare la pensione.
Il nuovo DPCM che regola l’uso del green pass
Il premier Mario Draghi ha firmato il DPCM che regola l’uso del green pass all’interno delle attività commerciali. Il decreto detta le nuove regole che riguardano luoghi dove non è richiesto il green pass per esigenze primarie della persona nell’ambito di servizi e attività al chiuso. Il decreto sarà in vigore dal 1° febbraio.
Dove si può entrare senza Green Pass?
Il nuovo DPCM garantisce l’entrata, per chi non possiede neanche il Green Pass base, nei seguenti luogi:
- ipermercati
- supermercati
- discount di alimentari,
- ini mercati
- altri esercizi commerciali non specializzati di alimenti vari.
Una faq di palazzo Chigi precisa un altro importante aspetto: “Coloro che accedono agli esercizi commerciali esenti dal green pass, possono acquistare ogni tipo di merce in essi venduta?”
La risposta è molto chiara da parte del Governo: “Sì, l’accesso ai predetti esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal citato decreto del presidente del Consiglio dei ministri”
Niente Green Pass, niente pensione?
Novità importante per i pensionati. Chi non avrà neanche il Green Pass Base (quindi quello che si ottiene anche con il tampone antigenico negativo valido 48 ore o molecolare, valido 72 ore). Nel decreto non è presente la norma che (invece era presente nella bozza) che permetteva di inserire all’interno delle «esigenze essenziali e primarie» quelle «indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane Spa e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito».
E se volessi fare una denuncia?
É consentito, infine, l’accesso senza certificato verde agli uffici aperti al pubblico delle Forze di polizia e delle polizie locali, per effettuare una denuncia. Il decreto precisa che è consentito l’accesso agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per casi «indifferibili e urgenti» di denunce da parte di vittime di reati. Sì anche all’ingresso senza pass per richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci o per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata.