Si intensificano le attività in vista della 23a edizione del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 17 al 19 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).
Da quest’anno c’è una opportunità in più per gli artisti che si iscriveranno al bando per il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti, riservato a brani sui diritti umani in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale. Gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno infatti la possibilità di aggiudicarsi il Premio MEI Musplan, contest collaterale a quello principale (che scadrà invece lunedì 4 maggio). Il bando di concorso è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it . I semifinalisti saranno otto in totale: oltre al vincitore del Premio MEI Musplan, gli altri sette saranno selezionati tra tutti gli iscritti al bando. Gli otto si esibiranno durante “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”.
Molti i premi in palio, fra cui la produzione di un video del brano vincitore. Proprio in questi giorni è uscito quello della band che ha prevalso nella scorsa edizione, i Grace N Kaos. La canzone è “Nero” e tratta il tema dello sfruttamento del lavoro. Il video, realizzato da “Andrea Artosi – studioartax”, rielabora visualmente il testo della canzone, ma senza essere didascalico e lasciando aperte varie interpretazioni. L’idea è quella di accendere i riflettori su una piaga che colpisce tutti indistintamente e incentivare la lotta contro il caporalato e ogni forma di soppressione della dignità nel lavoro. Il videoclip è stato realizzato all’interno della suggestiva cornice della Romanina Eventi a Crespino (Rovigo).
Grazie ad un bando del NUOVOIMAIE, realizzato con i fondi dell’articolo 7 L. 93/92 e vinto dal festival “Voci per la Libertà”, i Grace N Kaos sono entrati nel roster dell’agenzia Maninalto! e quest’estate saranno in tour in tutt’Italia. Ad anticipare il tour sarà un concerto il 25 aprile a Verona in occasione dell’Assemblea Generale di Amnesty International Italia.
Il brano “Nero” è anche all’interno del cd-book “20×22”, un’opera che vuole ricordare la scorsa edizione di “Voci per la Libertà”. Nel booklet, a fianco di ciascun brano compare un’illustrazione di un artista contemporaneo che ha rappresentato la canzone con una sua opera. Il cd “20×22” non è solo un prodotto fisico (distribuito tramite Amnesty International Italia, l’associazione Voci per la Libertà e sul sito www.apogeoeditore.it) ma anche un progetto multimediale visionabile su www.20×22.it, che vede alternarsi illustrazioni, musiche, fotografie, luci, video e grafiche.
Intanto Amnesty International Italia e Voci per la Libertà hanno annunciato le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia nella sezione Big. Un riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell’anno precedente. Sono in lizza (elencati in ordine alfabetico per artista): Brunori Sas con “Al di là dell’amore”, Niccolò Fabi con “Io sono l’altro”, Levante con “Andrà tutto bene”, Fiorella Mannoia con “Il peso del coraggio”, Motta con “Dov’è l’Italia”, Willie Peyote con “Mostro”, Daniele Silvestri con “Qualcosa cambia”, Tre allegri ragazzi morti feat. Pierpaolo Capovilla con “Lavorare per il male”, Margherita Vicario con “Mandela”, The Zen Circus con “L’amore è una dittatura”. Il vincitore, che sarà premiato durante la prossima edizione di “Voci per la Libertà”, viene scelto da una folta giuria di composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International e di Voci per la Libertà.