TOKYO–(BUSINESS WIRE)–Situata nella splendida penisola meridionale di Shima e circondata da ben sessanta isole, la baia di Ago è la sede di un ingegnoso progetto che consiste nell’invecchiare il sakè sott’acqua, per sfruttare l’ambiente marino e sua la temperatura costante. Le prime 150 bottiglie di “Hanzo Special Junmaishu” prodotte dallo stabilimento Ota Sake Brewery sono state depositate sul fondo della baia, famosa per i vicini allevamenti di perle, a una profondità di 20-25 metri. A distanza di sei mesi, il prodotto è stato analizzato ed è risultato delicato e pastoso all’assaggio. Il processo di invecchiamento è ancora in corso.
Il signor Nishida di Ise Shima Tourism, uno dei fondatori dell’iniziativa, ha affermato: “Abbiamo avviato il progetto del sakè invecchiato in fondo al mare per sostenere i coltivatori di perle in un momento in cui si stavano registrando tassi di estinzione delle larve di ostriche, e perché volevamo collegare i prodotti locali quali il sakè al nostro ambiente costiero e alla comunità di coltivatori di perle locali, così da far conoscere il nostro famoso metodo di produzione del sakè ai viaggiatori internazionali. Tutto ciò serve a promuovere il turismo, tanto indispensabile per la nostra regione, ma favorisce anche la collaborazione tra allevatori di perle, produttori di bevande alcoliche e pescatori, per creare un senso di appartenenza e partecipazione”.
Oltre a vantare i sensazionali prodotti ittici di Ise-Shima, la prefettura di Mie gode anche di un clima e di un terreno ideali per la produzione del sakè, motivo per cui ospita ben 34 stabilimenti produttivi di questa bevanda, ognuno con un gusto unico e particolare della regione in cui si trova. Si dice che i giapponesi possiedano otto milioni di divinità. Tra queste, “Misakado no Kami” (il dio del sakè) è custodito a Ise Jingu, e gli abitanti del luogo gli offrono malto di riso per pregare per la prosperità dell’industria legata alla sua produzione.
Sin dall’antichità, la prefettura di Mie è una delle mete preferite da tutti i giapponesi, trattandosi di una regione in cui confluiscono la cultura del cibo e dell’arte, l’industria e le persone. La produzione di sakè di Mie valorizza le sue origini tradizionali, rinnovandole e migliorandole costantemente. Ed è proprio da questo spirito che nasce il progetto “Undersea Aged Sake Project” (sakè invecchiato in fondo al mare).
Il signor Nishida osserva: “I pescatori e gli agricoltori locali dedicano i loro raccolti nei rituali shintoisti per mostrare la loro gratitudine. Credo che la grande importanza dei prodotti ittici e del sakè di Ise-Shima derivi dal fatto che sono consumati da sempre dalla nostra gente. Mi auguro che questo richiami i viaggiatori internazionali e li inviti a scoprire le tradizioni, la natura e la bellezza della nostra regione”.
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Kazuma Akaiwa