Al Teatro Elicantropo di Napoli, Elio Colasanto e Alessia Garofalo, giovanissimi attori molfettesi, saranno i protagonisti diNella gioia e nel dolore, spettacolo, di cui firmano anche la regia e il testo, presentato da Contromano Teatro, giovane e talentuosa realtà del teatro pugliese.
L’allestimento, che si avvale delle luci a cura di Alessandro Grasso e la scena di Riccardo Mastrapasqua, “trascina” il pubblico nelle peripezie tragicomiche di una coppia pugliese prima, dopo e, soprattutto, durante il matrimonio che hanno loro imposto. A dominare sulla scena è un’enorme torta nuziale, che funge anche da palco dove tutto si svolge. Alla sua sommità, Sabino e Nunzia, gli sposi, vivranno gli attimi tipici di un matrimonio del Sud, tra usanze, eccessi, inconvenienti e nevrosi.
Un’immagine descrittiva, quella dell’enorme torta nuziale che vede “imprigionata”, alla sommità, la giovane coppia e la narrazione del viaggio percorso dagli sposini, fino al giorno del fatidico “sì”.
I due ragazzi sono immersi in un mondo fatto di convenzioni e abitudini, in cui anche il matrimonio è una scelta di comodo, per non restare soli, per emanciparsi, per assecondare come vorrebbe la gente.
Oltre questo mondo artefatto e costruito, esiste, però, l’amore, quello vero, quello che non si può rivelare, quello che non ha mai potuto indossare l’abito bianco. Un amore fatto di sguardi e di parole non dette, i cui protagonisti sono i genitori degli sposi che, durante il matrimonio dei loro figli, si confidano, si scoprono e si ritrovano tra i confetti, il riso, le bomboniere, le foto, i balli di gruppo, gli auguri e le infinite portate del pranzo nuziale.
Lo spettacolo contrappone l’accezione della Sacra Unione, per il fine di non rimanere soli, all’eccezione del Sacro Vincolo insito d’amore, quello vero, quello che non chiede, quello che permette di maturare all’unisono e in maniera inequivocabile. E’ l’amore fatto di sguardi, piccoli gesti e parole non dette, ma ascoltate col cuore, le stesse che solo due anime che si appartengono riescono a riconoscere, le stesse che Tonio e Lina, i genitori degli sposi, si domandano l’un l’altro.
E poi ci si ritrova oltre questo “segreto”, per chiedersi cosa vuole dire appartenersi, amarsi, appunto, nella gioia e nel dolore.
Nella gioia e nel dolore ha vinto, fra gli altri, il prestigioso premio Giovani Realtà del Teatro 2014 “per aver costruito con coerenza e decisione stilistica una tessitura drammatica e comica che solleva tematiche relazionali riconoscibili con immediatezza non senza provocare momenti di divertente surrealtà”.