Nel 2019 la spesa per beni durevoli in Campania ha superato i 4 miliardi di euro (4 miliardi e 58 milioni) rimanendo sugli stessi livelli del 2018. Il quadro dei consumi in beni durevoli in Campania è stato tracciato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. I campani hanno acquistato nell’ultimo anno meno auto usate (-1,3% per un valore di 1 miliardo e 233 milioni), ma più nuove (+1,9%) che valgono 758 milioni complessivi. I motoveicoli sono cresciuti dell’8,9% sul 2018 raggiungendo i 146 milioni. In regione sono stati impiegati 981 milioni di euro per acquistare mobili (+0,6%), un segmento in cui si concentra la maggior parte della spesa delle famiglie destinate al comparto casa che vede i consumi di elettrodomestici in aumento del 3,3% a 327 milioni di euro, mentre quelli destinati a TV e Hi-Fi (elettronica di consumo) risultano in flessione del 6,5% a 129 milioni di euro totali (erano 138 nel 2018). Anche in Campania il segno meno domina il settore tecnologico: information technology a -5,2% rispetto al 2018 (114 milioni in totale) e la telefonia (370 milioni di euro) a -2,7%.
“Anche la Campania – commenta il responsabile dell’Osservatorio Findomestic Claudio Bardazzi – ha visto nel 2019 una battuta d’arresto della telefonia che dopo oltre 10 anni di crescita ininterrotta ha sofferto, come in tutto il Paese, per la saturazione del mercato, l’assenza di novità tecnologiche rilevanti e l’avvento del 5G che ha reso attendisti i consumatori più attenti. I dati del settore tecnologico sono stati tuttavia bilanciati dalle performance dei comparti mobilità e casa che hanno invece contribuito alla crescita del mercato dei beni durevoli in regione”.
L’ANALISI PROVINCIALE.
I consumi di beni durevoli in Campania sono cresciuti nel 2019 in tutte le province tranne che a Napoli dove sono calati dello 0,6%. L’incremento più sostenuto è stato quello di Salerno (+1%, 806 milioni di euro), seguita da Caserta (+0,9% a 592 milioni) e Benevento e Avellino con un lieve aumento dello 0,3% per entrambe e rispettivamente una quota di 206 e 324 milioni di euro. Napoli e Salerno registrano valori molto distanti per spesa complessiva: se Salerno si attesta a 806 milioni di euro, a Napoli supera i 2 miliardi, oltre la metà dei consumi dell’intera regione. Avellino è la provincia leader anche per spesa media familiare (1.933 euro per nucleo), un dato superiore alla media campana (1.828 euro) e in aumento dell’1,3% rispetto al 2018.
NAPOLI.
Le famiglie napoletane hanno speso mediamente 1.864 euro (-2,3% rispetto al 2018) contribuendo a raggiungere 2 miliardi e 130 milioni di euro complessivi nel 2019 (-0,6%) in provincia. Quello delle auto usate è il settore che vale di più (663 milioni) anche se in flessione del 2,3%, mentre quello delle nuove raggiunge i 352 milioni, in aumento del 2,4%. La spesa in motoveicoli è avanzata del 7,1% (93 milioni di euro), in misura più contenuta rispetto alle altre province campane. Dall’Osservatorio Findomestic emerge un settore casa dinamico e positivo in provincia: gli elettrodomestici raggiungono 177 milioni di euro (+3,1%) e i mobili 527, senza variazioni di rilievo (+0,2%) rispetto al 2018. Il settore tecnologico è invece in sofferenza: a Napoli è stato rilevato il peggior calo tra le province campane nel segmento elettronica di consumo (-7%) nonostante il valore complessivo più alto (71 milioni). Stessa dinamica per l’information technology: -6%, massima flessione in regione e 63 milioni di euro in totale. La telefonia cala del 3,1% (185 milioni).
SALERNO.
I salernitani, nel 2019, hanno acquistato beni durevoli per 806 milioni di euro, l’1% in più rispetto all’anno precedente. La maggior parte della spesa è stata destinata alle auto usate (238 milioni di euro) ed è cresciuta del 2,8%, la performance migliore tra le province campane. In espansione anche il segmento delle auto nuove (+1,1%, 170 milioni di euro) come quello dei motoveicoli (+10,8% a 28 milioni di euro totali). Gli elettrodomestici hanno fatto registrare a Salerno un incremento del 3% rispetto al 2018 con 61 milioni spesi (secondo posto dopo Napoli). Fermi i mobili a 184 milioni. In forte calo l’elettronica di consumo (-6,8%) e più in generale l’intero settore tecnologico: l’information technology ha fatto rilevare il 5,4% di acquisti in meno (20 milioni di euro), la telefonia il 3,1% in meno è scesa a 78 milioni di euro, con una media di 178 euro a famiglia nel 2019 in confronto ai 185 dell’anno precedente.
CASERTA.
In provincia i consumi di beni durevoli sono cresciuti nel 2019 oltre la media regionale: +0,9%. Tra i 592 milioni di euro complessivi (1.667 per famiglia) spesi dai casertani durante l’anno, la maggior parte è stata destinata all’acquisto di auto usate (173 milioni di euro, +1,9% rispetto al 2018). Gli acquisti di auto nuove sono invece calati: -0,3% e 125 milioni di euro, mentre il segmento dei motoveicoli hanno fatto registrare il maggior aumento tra le province campane: +15,4% sul 2018 per una spesa totale di 15 milioni di euro. Positive le performance sia di elettrodomestici che di mobili in crescita rispettivamente del 3,9% (49 milioni di euro complessivi) e dell’1,4% (144 milioni), mentre tutto il comparto tecnologico è in forte calo: -3,8% per l’information technology, -6% per l’elettronica di consumo e -3,2% per la telefonia, un segmento che nel 2018 valeva in provincia 55 milioni di euro e nel 2019 è sceso a 53.
AVELLINO.
Ad Avellino la spesa per beni durevoli è lievemente cresciuta nell’ultimo anno (+0,3%) raggiungendo i 324 milioni di euro in totale. Le famiglie avellinesi hanno acquistato beni durevoli nel 2019 per oltre 1.900 euro (1.933) a nucleo, l’1,3% in più. Anche ad Avellino gli acquisti di auto usate (96 milioni, -6,4%) superano le nuove (70 milioni) che però fanno registrare la maggior crescita in regione: +8,8%. Aumento sostenuto anche per i motoveicoli (11,5%) che rappresentano 6 milioni di euro in totale. Bene gli elettrodomestici (24 milioni, +4,1% sul 2018) e i mobili (76 milioni, +2%). L’elettronica di consumo perde invece il 4,4% con 10 milioni di euro di spesa totale, l’information technology cala del 3,3% (8 milioni) e la telefonia diminuisce dell’1,1% a 32 milioni di euro di spesa complessiva.
BENEVENTO.
Benevento è la provincia campana dove è stato speso di meno in beni durevoli nel 2019: 206 milioni di euro, in aumento rispetto al 2018 dello 0,3%. Il comparto mobilità vede le auto usate superare quelle nuove sia per valore (63 milioni contro 41) che per andamento degli acquisti: +0,7% rispetto all’anno precedente quelle usate e -3,6% le nuove. Buona crescita per gli acquisti di motoveicoli (+11,2%) che si attestano a 4 milioni di euro complessivi. Nonostante una spesa complessiva inferiore rispetto alle altre province (16 milioni di euro), a Benevento il segmento elettrodomestici è cresciuto più che nelle altre aree (+4,3%) così come i mobili: +2,4% e 50 milioni in totale. L’elettronica di consumo è calata del 5% nell’ultimo anno, la telefonia stabile (21 milioni di euro, 183 euro a famiglia) e l’information technology in provincia ha contenuto le perdite (-1,5%), ma con un valore complessivo di soli 5 milioni di euro.
CREDITO AL CONSUMO.
Nel 2019 in Campania sono stati finanziati attraverso il credito al consumo oltre 5 miliardi di euro, un valore in aumento del 5,2%. “Oggi il credito al consumo – afferma Gilles Zeitoun, direttore generale di Findomestic – è sempre più percepito come uno strumento di pagamento utile e talvolta indispensabile. Non a caso, secondo una rilevazione del nostro Osservatorio mensile, il 78% degli italiani che hanno acquistato a rate avrebbe dovuto posticipare o abbandonare i propri progetti d’acquisto se non avesse potuto ricorrere al credito”. Il mercato del credito ha offerto ancora una volta un sostegno fondamentale ai consumi delle famiglie italiane in un anno, il 2019, in cui complessivamente le erogazioni di prestiti hanno raggiunto un ammontare di 71,5 miliardi. In questo scenario Findomestic si è confermata leader di mercato, erogando 10,4 miliardi di prestiti (+6,1%) e raggiungendo una quota del 14,5%.