(Adnkronos) – Nessun favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per l’equipaggio di nave Iuventa, della ong Jugend Rettet. Il Tribunale di Trapani ha infatti pronunciato una sentenza di non luogo a procedere per tutti gli imputati. Il non luogo a procedere era stato chiesto dalla stessa Procura di Trapani. “Un’odissea durata sette anni.
Dopo due anni di oltre 40 udienze preliminari, questo caso si conferma il più lungo, costoso e vasto procedimento contro le Ong di ricerca e soccorso, esempio emblematico dei grandi sforzi compiuti dalle autorità per criminalizzare la migrazione”, spiegano da Iuventa. Pur “accogliendo con favore” la sentenza del gup di Trapani, l’equipaggio della Iuventa esprime “grande disappunto per gli irreparabili danni inflitti dall’indagine e dal processo”.
“La repressione del soccorso, però, continua ancora oggi – dicono da Iuventa – incentrata ora su prassi ostruzionistiche e sanzioni amministrative, oggi fondate sull’emblematico Decreto Piantedosi, che riafferma la volontà dello Stato italiano di impedire i soccorsi in mare e la sua responsabilità per la morte di migliaia di persone. Inoltre, altrettante persone in movimento continuano a essere sistematicamente arrestate con le stesse accuse – favoreggiamento dell’immigrazione irregolare – semplicemente perché si trovavano alla guida di un’imbarcazione o di un’auto. A differenza dell’equipaggio della Iuventa, queste persone non ricevono lo stesso livello di supporto e attenzione e sono spesso condannati a lunghe pene detentive”.
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