(Adnkronos) – Il corpo di Alexei Navalny non è all’obitorio di Salekhard. Lo denuncia la portavoce dell’oppositore, Kira Yarmysh, su X. “L’avvocato di Alexey e sua madre sono arrivati all’obitorio di Salekhard. È chiuso però, anche se la colonia penale ha assicurato che era aperto e che il corpo di Navalny era lì. L’avvocato ha chiamato il numero di telefono che era sulla porta. Gli è stato detto che era il settimo a chiamare oggi. Il corpo di Alexey non è all’obitorio”, scrive. In Russia sarebbero state “più di 100” le persone fermate durante commemorazioni e veglie funebri organizzate dopo la notizia della morte, all’età di 47 anni, dell’oppositore Alexei Navalny. Lo ha riferito nelle ultime ore su X l’organizzazione indipendente Ovd-Info.
Agenti in borghese nella notte hanno velocemente rimosso i memoriali spontanei allestiti con fiori e bigliettini in diverse città della Russia per commemorare Navalny, ma tributi nei confronti del dissidente continuano a comparire, anche solo a poche centinaia di metri di distanza, ai piedi di altri monumenti.
Navalny, giallo sul corpo dell’oppositore di Putin
A Mosca erano stati deposti fiori anche al ponte Moskvoretsky, dove otto anni fa era stato ucciso l’oppositore Boris Nemtsov. Nella notte i fiori deposti in serata sono stati portati via, con la scorta della polizia, anche dalla Pietra delle Solovky, il memoriale per tutte le vittime delle repressioni politiche sulla Lubyanka, sempre a Mosca. A Vladivostok operai del comune hanno portato via i fiori deposti nel parco della Fede e della speranza dopo che la polizia ha registrato l’identità di chi si era presentatto, e lo stesso è avvenuto a Khabarovsk. A Irkutsk la polizia ha fotografato tutti coloro che hanno portato fiori a un memoriale per Navalny vicino a una cappella accanto alla sede del governo regionale.
Un memoriale a Ulyanovsk, vicino a un monumento per le vittime delle repressioni politiche, è stato fatto sparire. A Vladivostok, la gente ha iniziato a deporre fiori ai piedi dei monumenti per il poeta Osip Mandelstam, che sbeffeggiò Stalin in una sua opera, e Aleksandr Solzhenitsyn, che i gulag li descrisse per primo. Nuovi memoriali sono comparsi anche a Novosibirsk, Nakhodka, Khabarovsk e Krasnoturyinsk. A San Pietroburgo RusNews ha filmato le persone che venivano caricate dagli agenti sui cellulari, tra questi la loro reporter, Elina Kozich.
“Non è all’obitorio”
Novaya Gazeta ha reso noto che il loro fotografo Alexei Dushutin è stato arrestato nella stessa città presso il Monumento alla memoria delle vittime della repressione politica. A Mosca è stata arrestata una giovane donna, Kristina Ilyina, che protestava da sola con in mano il cartello: “Oggi Aleksei Navalny è morto”.
Le autorità russe, riporta la Bbc, hanno messo in guardia dall’organizzare manifestazioni pubbliche nella Capitale. Alla stazione della metropolitana della Lubyanka, sempre a Mosca, è comparso un piccolo memoriale in onore del dissidente con fiori e biglietti. Qualche persona si è messa timidamente in fila a Mosca per deporre un fiore alla Pietra delle Solovsky, memoriale per le tutte le vittime delle repressioni politiche. Secondo quanto scrive Mediazona, ha deposto un fiore anche l’ambasciatore Ue a Mosca, Roland Galharague.
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