Le Direttive comunitarie sulla natura, fondamentali per la protezione della biodiversità in Europa, tutelano più di 1400 specie a rischio e un milione di Km. quadrati di habitat europei. Si tratta, inoltre, di leggi enormemente popolari tra i cittadini europei, che le hanno difese e sostenute così come hanno fatto il mondo scientifico, le imprese, il Parlamento europeo e molti governi nazionali.
Esprimendo grande apprezzamento per la decisione della Commissione, le associazioni sottolineano come ora inizi un’impresa altrettanto importante quale quella di trasformare la vittoria sulla difesa delle direttive in strumenti pienamente applicati, così da garantire una più efficace azione contro la perdita di biodiversità e la crisi di natura”.
Fulvio Mamone Capria, Presidente della Lipu – BirdLife Italia ha dichiarato: “Quella di Bruxelles è una vittoria eccezionale, che rilancia l’importanza delle direttive, rimette la natura al centro del progetto europeo e ci riempie di gioia. Per questo vogliamo ringraziare gli oltre 70 mila italiani che hanno raccolto il nostro appello e contribuito al raggiungimento del mezzo milione di europei pro direttive, fondamentali per convincere la Commissione europea a schierarsi dalla parte della biodiversità. Ora tutti al lavoro, Commissione, Governi nazionali e società civile, per applicare le direttive come meritano”.
Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia, ha detto: “Oggi c’è un accordo unanime: è stato riconosciuto che le Direttive europee sulla natura proteggono adeguatamente la biodiversità e la nostra salute. La Commissione Juncker deve ora aprire un nuovo capitolo e procedere alla definizione di un piano d’azione rigoroso che consenta di affrontare il problema dell’insufficiente attuazione di queste norme nei Paesi Membri, verificando la loro corretta applicazione, e in intervenga in modo efficace sullo sviluppo insostenibile. Le norme migliori non valgono la carta su cui sono scritte se non vengono correttamente applicate“