«Il diritto alla salute psico-fisica del bambino è sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di cui il 20 novembre ricorre il 30° anniversario dell’approvazione.
Il bambino dev’essere il soggetto di un’azione educante e accudente da parte della società fin dai primi momenti della sua vita, e lo stimolo rappresentato dalla lettura condivisa in famiglia rappresenta un cardine fondamentale di tale azione.
In Calabria la situazione dell’istruzione dei più piccoli deve essere sicuramente migliorata. Infatti, circa il 21% dei ragazzi residenti si iscrive alle scuole superiori senza concludere il percorso di studio, senza diplomarsi.
Prendendo in esame il quinquennio 2013/2017, vediamo che a Vibo Valentia il tasso di studenti delle scuole superiori dispersi è superiore al 26%, seguita da Crotone dove invece il tasso di dispersione scolastica è poco meno del 25%.
I dati dell’ultimo quinquennio evidenziano per la Calabria una percentuale di studenti dispersi pari al 21,5% (4897 unità). L’età più critica è quella a cavallo dei 13-16 anni. Fortunatamente, i dati della dispersione scolastica nella nostra regione e, complessivamente, in Italia, non sono più quelli di dieci anni fa.
Altro indicatore di povertà educativa è la percentuale bassa dei bambini che frequentano l’asilo. Quasi nove bambini su dieci (87%) non vanno all’asilo nido o non frequentano servizi per la prima infanzia. In Calabria solo l’1,2% può accedere a questi servizi.
Questi dati fanno apprezzare ancora di più l’importanza della Legge regionale n. 35, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Calabria – primo firmatario il presidente Irto – ed entrata in vigore il 16 ottobre 2018..
La Calabria è stata, quindi, la prima regione in Italia a legiferare in materia e, viste le condizioni complessive evidenziate, questa legge rappresenta un investimento cruciale per la prima infanzia e un modello a cui ispirarsi per tutte le altre regioni.
Colgo l’occasione per ringraziare il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto per aver ideato e promosso questo importante evento insieme all’Associazione Culturale Pediatri nell’ambito di “Nati per leggere”, un programma nazionale che favorisce l’alfabetizzazione linguistica, ma anche emotiva, delle bambine e dei bambini in età prescolare – in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino.
L’istruzione prescolare è fondamentale anche per il futuro scolastico dei bambini. L’accordo tra l’Associazione Culturale Pediatri e l’UNICEF a sostegno delle azioni volte all’istruzione formale e informale dei minori, tra cui “Nati per Leggere”, costituisce un ‘patto condiviso’ necessario e direi naturale, cui, di recente, si è aggiunto il programma UNICEF “Benvenuti al mondo”, dedicato alla genitorialità positiva.»
(Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia)
Povertà educativa: il progetto Nati per leggere
“Nati per Leggere” è un programma nazionale di promozione della lettura, istituito nel 1999 e rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e dal Centro per la Salute del Bambino Onlus (CSB).
Il programma è attivo su tutto il territorio nazionale con circa 800 progetti locali che coinvolgono più di 2.000 Comuni italiani attraverso una rete territoriale costituita da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato, con l’obiettivo di creare connessioni, legami e alleanze educative che potenzino le opportunità, per bambini e genitori, di conoscere e consolidare l’esperienza della lettura #abassavoce al fine di riprodurla nella pratica quotidiana in famiglia.
Leggere con una certa continuità ai bambini ha una positiva influenza sul loro sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale, con effetti significativi per tutta la vita adulta.
Dall esperienza di “Nati per leggere” è stata approvata dal Consiglio regionale della Calabria la Legge regionale n. 35 del 10 ottobre 2019, finalizzata a promuovere e diffondere della lettura in età prescolare (0-6 anni). Il provvedimento ha avuto come primo firmatario il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto.