Al via lo shopping dei regali di Natale per due italiani su tre (66 per cento) che attendono le ultime due settimane per fare gli acquisti, mentre sono solo una minoranza ad averli anticipati. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/ixe’.
Circa un milione di bambini ha peraltro iniziato a scartare in anticipo i regali delle feste che al posto di babbo Natale sono stati portati da Santa Lucia, secondo una tradizione fortemente radicata in alcuni territori da Verona a Brescia, da Cremona a Vicenza fino a Bergamo. Si tratta di un primo banco di prova delle feste per una ricorrenza molto sentita in Svezia dove sfilano le ragazze vestite di bianco con una coroncina in testa, ma importante anche in Italia nonostante sia stato scientificamente provato che il 13 dicembre non coincide con il solstizio d’inverno e quindi “Santa Lucia non è il giorno più corto che ci sia”.
Per quanti devono invece attendere il 25 dicembre la speranza per quasi la metà degli italiani (54%) è di trovare sotto l’albero qualcosa che gli serve ma che ha rimandato di acquistare mentre solo il 19 % un regalo sfizioso che non si può permettere. Si registra dunque una spinta verso regali utili e all’interno della famiglia, tra i parenti e gli amici si preferisce scegliere oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l’anno. Tra le tendenze che si affermano a Natale quest’anno ci sono anche la e ricerca di sconti facendo raffronti tra i vari esercizi commerciali, ma anche il ricorso ad internet per suggerimenti ed acquisti on line.
Solo l’8 per cento degli italiani quest’anno rinuncia al rito dell’omaggio delle feste da mettere sotto l’albero. La spesa media è di 165 euro e tra i regali più gettonati ci sono libri, tecnologia, abbigliamento, prodotti di bellezza e l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Da segnalare la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa.
Accanto ai tradizionali luoghi di acquisto, un successonviene registrato per i mercatini che sono frequentati da quasi sei italiani su dieci (59%) e nei fine settimana durante le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura. Una opzione che garantisce spesso la possibilità di trovare regali ad “originalità garantita” al giusto prezzo. In crescita l’acquisto on line che coinvolge ben il 37 % degli italiani e riguarda prevalentemente musica, film, informatica, viaggi e abbigliamento mentre per il cibo e le bevande al contrario – conclude la Coldiretti – si registra una tendenza al ritorno al contatto fisico con il produttore magari con acquisti direttamente in azienda o nei mercati degli agricoltori di campagna amica, per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo.