Era inevitabile che la terribile crisi economica si facesse sentire anche a Natale. Il trend dei consumi, già basso e in riduzione, non si è smentito in occasione delle festività natalizie e sia la parte dei prodotti alimentari che quella dei beni da regalo ha risentito molto dell’aria di recessione incalzante. Un Natale sotto il segno del risparmio per tutti, o quasi
Nove italiani su dieci hanno trascorso la vigilia e il pranzo di Natale a casa con parenti e amici, con oltre la metà delle famiglie che non ha speso piu’ di 75 euro anche grazie al ritorno, quest’anno, dei piatti più tipici della tradizione italiana. E’ quanto ha stimato la Coldiretti nel sottolineare che la necessità di risparmiare ha portato alla rinuncia alle mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come champagne, caviale, ostriche, salmone o ciliegie e pesche fuori stagione e all’ aumento dei prodotti Made in Italy, magari a chilometri zero, sulle tavole degli italiani. Insieme a cappelletti, pizze rustiche e bollito a finire sulle tavole del Natale sono anche gli omaggi enogastronomici delle festivitù che, secondo un sondaggio on line condotto dal sito di Coldiretti, per oltre la metà degli italiani su dieci (52%) sono il “regalo che si sarebbe voluto trovare sotto l’albero” seguito dal 13% che ha scelto un capo di abbigliamento, il 12% cd/dvd, 12% la tecnologia informatica e altro il 14 per cento. Tra i prodotti più gettonati immancabili sono stati lo spumante e i dolci tipici del Natale con la tendenza a riscoprire quelli più artigianali della tradizione regionale.