Nel calendario 2015 sono molte le novità. Cambiano mobilità, cassa integrazione in deroga, indennità dei contratti di solidarietà ma anche Aspi (l’assicurazione sociale per l’impiego introdotta dalla Fornero)con un debutto : la “dis-coll”, nuovo sostegno economico previsto per i collaboratori iscritti alla gestione separata Inps. Una ventata di novità , quelle introdotte dal Governo in tema di ammortizzatori sociali che avranno un impatto non da poco sui lavoratori sospesi dal posto di lavoro o quanti, più sfortunati, perderanno l’occupazione.
Naspi È la Nuova l’assicurazione sociale per l’impiego che sostituirà le prestazioni di ASpI e miniASpI introdotte dall’art. 2 della legge 28 giugno 2012, n. 92 con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1 maggio 2015. Come i suoi predecessori avrà la funzione di fornire una tutela di sostegno al reddito ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione. Destinatari della nuova indennità sono infatti i lavoratori dipendenti con esclusione dei dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, operai agricoli a tempo determinato o indeterminato. Riguardo i requisiti occorre essere in stato di disoccupazione e far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo senza lavoro, almeno tredici settimane di contribuzione; inoltre occorre aver lavorato per almeno 18 giornate l’anno precedente l’inizio del periodo di disoccupazione. Va sottolineato inoltre che la NASpI è riconosciuta anche ai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa e nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, come modificato dal comma 40 dell’articolo 1 della legge n. 92 del 2012.La durata massima del sussidio sarà fissata in 2 anni e non seguirà più il parametro dell’età del lavoratore. Aumenterà anche il tetto dell’importo da 1166 a 1300 euro, con una riduzione del 3% invece che del 15% mentre resteranno invariati i costi a carico dei datori di lavoro.
La nuova Dis-Coll Sulla scia del modello danese, si è spesso parlato, anche in questi giorni di flexicurity. Che cos’è? Wilthagen e Tros, due studiosi della flexicurity, l’hanno definita come “una strategia che tenta, in maniera sincronica e deliberata, di aumentare, da un lato, la flessibilità dell’assetto del mercato del lavoro, della sua organizzazione e delle relazioni industriali e lavorative; dall’altro di accrescere la sicurezza – sia sociale che di occupabilità – soprattutto dei gruppi più deboli, interni o esterni al mercato del lavoro” In quest’ottica si può leggere anche la nuova misura, in attesa di eventuali interventi di semplificazione, della “dis-coll”, il nuovo sostegno economico mensile previsto per i collaboratori iscritti alla gestione separata dell’Inps dal 1 gennaio 2015 e sino al 31 dicembre 2015.La DIS-COLL è riconosciuta ai soggetti che siano, al momento della domanda di prestazione, in stato di disoccupazione e “possano far valere almeno tre mesi di contribuzione nel periodo che va dal primo gennaio dell’anno solare precedente l’evento di cessazione dal lavoro al predetto evento”. Occorre inoltre possedere nell’anno solare in cui si verifica l’evento di cessazione dal lavoro, “un mese di contribuzione oppure un rapporto di collaborazione di durata pari almeno ad un mese e che abbia dato luogo a un reddito almeno pari alla metà del importo che dà diritto all’accredito di un mese di contribuzione”. L’importo dell’indennità sarà pari al 75% del reddito mensile se uguale o inferiore a 1195 euro, mentre se superiore l’indennità verrà aumentata fino al tetto massimo di 1300.