Colorato, divertente, informale ma elegante, Mitù è il primo vero fine dining colombiano in Europa. Di cosa si tratta nello specifico?
Intervista a Luca Monica, uno dei soci di Mitù
Per scoprire Mitù non c’è niente di meglio che parlare direttamente con chi ha creato questo interessante progetto. Proprio per questo motivo abbiamo potuto scambiare qualche domanda con Luca Monica, uno dei soci di Mitù.
Partiamo con una domanda “classica”, cos’è Mitù e come nasce?
L’idea di Mitù nasce alla fine del 2019 quando 4 amici, con esperienze e background professionali diversi, decidono di realizzare un progetto in comune. Identità di ideali e stessa passione per il mondo della ristorazione e dell’ospitalità spingono Ivan Corboda ex difensore dell’Inter e della nazionale colombiana e ora dirigente sportivo del Venezia, Andres Cordoba, architetto dello studio milanese MA2A, Luca Monica, uno dei più importanti manager del mondo Food and Beverage e Filippo Ingraffia avvocato e fondatore dello studio legale IlaLex, a dar vita a un luogo che non c’è. Non un semplice ristorante, ma una porta d’ingresso per entrare attraverso il cibo, le atmosfere e gli arredi, nel vero spirito colombiano.
Mitù è la capitale del dipartimento del Vaupès. Un nome per il locale scelto non a caso. E’al confine con il Brasile, destinazione ideale da cui partire per immergersi nella profondità della foresta amazzonica, dove la natura chiede di lasciarsi andare alla sua bellezza. Un luogo magico la cui anima è rappresentata dal giaguaro, il più grande carnivoro del Centro e Sud America, presente anche nel logo del ristorante.
Mitù è anche il desiderio di Ivan Cordoba, nato e cresciuto in Colombia, ma che dal 2000 vive in Italia e che desidera compartir con il paese che l’ha adottato le meraviglie della sua terra natia. Da qui la scelta di affidare la consulenza per la parte food ad Alvaro Clavijo, del ristorante El Chato di Bogotà, tra gli chef più rinomati della Colombia. Il resident chef è Josè Narbona Rodriguez, un perfetto interprete della proposta gastronomica colombiana.
Quali sono state le difficoltà nella nascita di Mitù?
Al di là delle difficoltà a causa del Covid – eravamo pronti praticamente nella settimana durante la quale è esplosa l’emergenza – i problemi principali hanno riguardato il recupero delle materie prime colombiane e la messa a punto delle ricette in maniera scrupolosa.
Un’altra sfida è stata gestire la meglio la formazione del personale che si è dovuto confrontare e far proprio un etnico gourmet che non è cosa comune.
Perché avete deciso di usare questo “menù stagionale?”
Data la vastità di materie prime del mondo vegetale colombiano abbiamo pensato di variare ciclicamente il menu inserendo prodotti e preparazioni delle diverse regioni colombiane che variano nel clima e di conseguenza nei prodotti. Vorremo cosi interpretare e far conoscere l’enorme biodiversità colombiana
Come avete e come state affrontato il periodo delle chiusure?
Adesso il ristorante è aperto regolarmente, dl lunedì al sabato dalle 19.30 alle 00.00. la domenica è chiuso.
Cosa c’è nel futuro di Mitù?
In questo momento siamo concentrati sul consolidamento di prodotti, delle ricette, della nostra proposta. Successivamente ci piacerebbe crescere e gettare lo sguardo all’estero, facendo conoscere in Europa il lifestyle vero Colombiano lontano da comuni stereotipi.