Unar, Uisp e Lunaria lo hanno presentato questa mattina a Roma. Madrina dell’evento, intervenuta in video conferenza, è stata Beatrice Ion. Nasce l’Osservatorio nazionale contro le discriminazioni nello sport, grazie al protocollo d’intesa siglato a Roma presso la sede dell’UNAR-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tra il direttore dell’Unar Triantafillos Loukarelis, il presidente della Uisp Vincenzo Manco ed il vicepresidente dell’associazione Lunaria Duccio Zola.
Madrina dell’evento, intervenuta in video conferenza, è stata Beatrice Ion, atleta paralimpica della nazionale di basket femminile, aggredita nei giorni passati con minacce e insulti razzisti.
L’osservatorio contro le discriminazioni nello sport
“Lo sport è uno dei luoghi di comunità dove vengono trasmessi i valori del rispetto e della convivenza. Vogliamo rompere il muro del silenzio e dare fiducia ai tanti ragazzi e ragazze che subiscono discriminazione per fare in modo che non si sentano soli e che questi gravi fatti non vengano più ignorati. Da settembre costruiremo un network che parta dai promotori e coinvolga anche federazioni, centri di ricerca per fare un lavoro di squadra e costruire reti. Questo osservatorio è dedicato al nostro collega Mauro Valeri scomparso lo scorso anno, che ha concentrato i suoi studi sui fenomeni del razzismo e della xenofobia, in particolare nei legami col mondo dello sport“, ha dichiarato il direttore Triantafillos Loukarelis.
“L’Uisp ci mette la faccia unendo alle parole azioni concrete per la pace e la tolleranza. L’Uisp mette a disposizione la propria rete territoriale fatta di 119 comitati in tutta Italia e 19 regionali’, così Vincenzo Manco, presidente Uisp. ‘Lo sport è un luogo di buone pratiche, inclusione sociale e rispetto delle diversità, quali valori fondanti della democrazia e della convivenza civile“, ha dichiarato Duccio Zola, vicepresidente Lunaria.
“Le discriminazioni nello sport esistono e io le ho vissute sulla mia pelle come sportiva e come donna. Le persone devono sapere che queste cose sono sbagliate e non vanno fatte. Grazie a Unar, Uisp e Lunaria per aver dato vita a questo Osservatorio: è bello non sentirsi soli ed essere tutelati da qualcuno. Non è facile raccontare storie in cui si subisce discriminazione, però è l’unico modo per contrastarle, vista la molta ignoranza che c’è in giro sull’argomento. Io e mio padre ora stiamo bene, soprattutto mio padre ora si sta riprendendo dopo l’aggressione e per fortuna ha solo uno zigomo rotto e presto sarà sottoposto ad operazione“, ha affermato nel suo intervento Beatrice Ion.