Nel corso dell’evento sarà presentato il Telefono Arancione, il primo servizio di aiuto gestito da ex-imprenditori, “al quale imprenditori alle prese con situazioni personali difficili o di grave rischio per l’azienda possono rivolgersi in forma totalmente anonima, trovando ascolto, consigli e il supporto gratuito di professionisti che analizzano la situazione e suggeriscono soluzioni fattibili, prima di irreversibili e gravi coinvolgimenti familiari o innominabili decisioni personali”, conclude Orsenigo.
Valorizzare e far emergere le testimonianze e i casi di buona imprenditorialità, anche alla luce di personali esperienze di fede, e aiutare con servizi e supporti dedicati gli imprenditori in grave difficoltà: sono le due finalità principali dell’Associazione San Giuseppe Imprenditore (ASGI), che il prossimo sabato 19 marzo promuove il suo primo evento pubblico ad Asti, presso la Congregazione degli Oblati di san Giuseppe (c.so Vittorio Alfieri 384), nell’ambito della tradizionale Festa di san Giuseppe. Preceduto dalla messa celebrata dal vescovo di Asti, monsignor Francesco Ravinale (ore 11), l’evento ha il suo momento clou nella tavola rotonda (ore 15) sul tema “Creare lavoro unge l’imprenditore di dignità?”, sul quale si confronteranno Oreste Bazzichi, sociologo della Pontificia facoltà teologica S. Bonaventura–Seraphicum di Roma, Renato Erminio Goria, presidente della Camera di commercio di Asti e titolare della Alplast Srl, Cesare Ponti, presidente della Ponti SpA, Tiziano Fusar Poli, presidente della Latteria Soresina Scrl, Giuseppe Meregalli, presidente del Gruppo Meregalli Srl, Antonio Rillosi, presidente di Extravega Srl. Fondata da Lorenzo Orsenigo – già titolare della Orsogril, gruppo di cinque società leader in grigliati e recinzioni metalliche per l’edilizia, che la crisi ha obbligato a un concordato – l’Associazione San Giuseppe Imprenditore intende promuovere il valore e il ruolo di tutti coloro che ogni giorno fanno impresa e creano lavoro: agricoltori, artigiani, artisti, commercianti, professionisti e industriali. In una parola: imprenditori.
“Noi imprenditori – dichiara Orsenigo – siamo la ruota mondiale dell’economia, senza di noi il mondo si ferma. Una volta c’era uno Stato che si era illuso di fare il grande datore di lavoro, ma il progetto come sappiamo è fallito. Rimaniamo noi singoli, piccoli o grandi, ma con un dna ben preciso. Purtroppo, l’immagine della nostra categoria è rovinata da parecchi disonesti che si dovrebbero buttare in mare come la mandria dei porci riportata nel Vangelo. Ecco il motivo per cui è nata e vogliamo far crescere in tutta Italia l’Associazione San Giuseppe: valorizzare e promuovere la buona impresa, che fa profitto e crea lavoro nel rispetto delle leggi e ispirandosi anche ai principi del Vangelo. E poter essere di aiuto per tutti quegli imprenditori che vivono momenti di grave difficoltà in azienda e a livello personale, perché nessuno sia lasciato solo davanti a scelte che possono sfociare in tragedie”.