La Giunta Comunale, su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali Roberta Gaeta, ha dunque approvato l’aggiornamento della III annualità del Piano Sociale di Zona della Città di Napoli, presentato in applicazione al II Piano Sociale Regionale 2013-2015 entro la scadenza prefissata del 15 novembre 2015.
Per l’annualità corrente è stato attivato un percorso di confronto ampio ed approfondito su specifici segmenti del sistema di offerta dei servizi, con particolare riguardo a quelli essenziali ed indispensabili che rivestono un maggiore rilievo e sui quali si è inteso concentrare l’attenzione.
Il processo di Programmazione Partecipata attivato per l’elaborazione del Piano di Zona si è basato sui principi, introdotti della Legge di riforma 328/00, della concertazione e del coordinamento nella programmazione del sistema integrato di interventi e servizi nella convinzione che gli obiettivi di ben-esseresociale possano essere perseguiti unicamente attraverso una forte integrazione tra il Comune, unità di misura del sistema locale del welfare, e gli altri soggetti che concorrono all’accompagnamento della famiglia e dell’individuo lungo l’intero percorso di vita.
“La terza annualità del triennio 2013-2015”, ha dichiarato l’assessore, “ ha offerto l’occasione per consolidare le scelte effettuate, per rinsaldare i percorsi di integrazione avviati e per sperimentare soluzioni gestionali innovative, alla luce delle più recenti disposizioni normative e regolamentari nazionali e delle linee d’indirizzo emanate dalla Regione Campania”.
Particolare interesse, in fase di programmazione, è stata dedicata alla sostenibilità degli interventi, con l’obiettivo di evitare la dispersione di risorse umane e finanziarie e mettere a regime il sistema d’offerta dei servizi essenziali. La nuova programmazione, nel suo complesso, mira a creare un sistema meno frazionato e frammentato, nel quale confluiscono e convergono tutte le risorse territoriali per valorizzarle ed integrale nella concretezza dell’offerta ai cittadini.
Non sono mancate le difficoltà , soprattutto legate alla programmazione finanziaria a seguito dell’introduzione dei nuovi principi contabili per gli Enti Locali, hanno richiesto all’Amministrazione un notevole sforzo nell’investimento di risorse proprie da destinare alle Politiche Sociali. Allo stato attuale la compartecipazione del Comune al Piano di Zona è di circa 44,00 euro ad abitante, a fronte dei 7,00 euro ad abitante previsti dalla normativa vigente. Un lavoro immane è stato, inoltre, svolto dai servizi competenti per rintracciare e riallineare le risorse finanziare residue atte a sostenere il sistema integrato di servizi e interventi sociali, ancora presenti nel Bilancio Comunale.
Sulla base delle innovazioni introdotte dal DPCM 159/12 e dai successivi regolamenti attuativi, infine, si è provveduto ad ipotizzare l’aggiornamento del sistema di regolamentazione della compartecipazione degli utenti, estendendo, ai sensi delle vigenti disposizioni normative, l’introduzione dell’ISEE anche ai servizi sociali. Il Regolamento Regionale n.4/2014, inoltre, ha consentito di introdurre modelli innovativi di erogazione ed acquisto delle prestazioni, che dovrebbero garantire un differente governo delle politiche sociali e di elevare la qualità degli interventi.