E’ un rogo di dimensioni molto vaste quello che è scoppiato stamattina alle 7 nella zona portuale di Napoli e che ha mandato in fumo masserizie accatastate ed abbandonate in loco da tempo. Il risultato è una coltre di fumo acre e pesante che si è sparsa subito su tutta la zona rendendo l’aria fetida ed irrespirabile.
La notizia in se non sarebbe nemmeno così eclatante se non si cosiderassero alcuni elementi: la zona dove è scoppiato l’incendio (doloso?) è si una zona portuale anche abbastanza dismessa negli ultimi anni ma costeggia quasi per intero una delle due direttrici di traffico est/ovest che attraversano la città partenopea. Non è una zona affatto periferica, dove per periferia s’intenda hinterland ma una zona a ridosso del centro cittadino. La vicinanza con un ex campo rom creatosi in quesi luoghi anni fa è lampante. Soprattutto fa notizia come un’intera area, appunto bonificata o in via di bonifica defninitiva dal campo rom preesistente, di punto in bianco prenda fuoco.
Ovvio parlare di mano criminale, se non in senso classico almeno in senso di cittadini che hanno messo in atto un’azione sconsiderata e criminale verso la salute pubblica.
Le colpe di chi doveva vigilare, fare, eliminare il pericolo insito in accumuli di siffatte materie è cristallino e non ci corre alcun dubbio. Chi doveva fare, ancora una volta, non ha fatto niente. I cittadini, esasperati o meno; manovrati o meno; o la mano direttamente criminosa sono solo il mezzo con cui si è arrivati al risultato del rogo di stamane.
Niente allarmismi ma pragmaticità. Napoli non può pagare sempre, i suoi cittadini non possono pagare sempre.
“E’ un incendio curioso, diciamo così, che avviene il giorno prima dell’inizio dei lavori di pulizia e bonifica dell’area in cui dovrà sorgere il Parco della Marinella. Un incendio articolatosi in diversi punti che, dunque, lascia ipotizzare una matrice dolosa”.
Così il sindaco di Napoli facente funzioni Tommaso Sodano in merito all’incendio che questa mattina si è verificato nella zona della Marinella, in via Marina.
“L’amministrazione – continua Sodano- procederà sulla strada tracciata, ovvero la realizzazione di quel parco che da anni i cittadini attendono. Appare però indispensabile ricostruire la vicenda per comprendere lo sforzo messo in campo rispetto ad una area comunque demaniale. Il Comune di Napoli, nel luglio 2012, ha realizzato il trasferimento delle persone insediatesi nella zona. L’insediamento é stato oggetto di demolizione, mentre l’Astir e l’Asia hanno proceduto al trattamento dei materiali presenti sul posto, circa 100 tonnellate di rifiuti separati e differenziati. All’inizio del 2013, per la nota crisi, l’Astir ha interrotto l’attività. Sempre nello stesso anno, il Comune ha deciso di inserire il progetto del parco della Marinella all’interno del Grande progetto Napoli Est, visto l’alto importo di risorse necessarie per realizzarlo, circa 4 milioni di euro”. Sodano ricostruisce, poi, come “é stata bandita la gara per l’assegnazione del progetto del parco, i cui termini sono scaduti nel luglio 2013. Da allora, fino al marzo 2014, la Commissione di gara ha rallentato la propria attività a causa dei molteplici ricorsi depositati presso il Tar. Il 27 marzo, il Tribunale amministrativo si è espresso definitivamente, consentendo alla Commissione di completare l’iter burocratico. Il 16 settembre é avvenuta l’aggiudicazione definitiva della gara ed, i primi giorni di ottobre, la pubblicazione della società aggiudicatasi la realizzazione del parco. In questi mesi, si è attesa la conclusione dell’iter della Commissione di gara, indispensabile per poter realizzare le operazioni di pulizia e bonifica: l’avvio effettivo dei lavori con l’insediamento del cantiere, infatti, ha neutralizzato il rischio che potesse essere vanificato il nostro intervento. Il 9 ottobre é stata approvata, in Giunta, la delibera con cui sono stati stanziati 200 mila euro per pulizia e bonifica ed il 17 ottobre é stata pubblicata la determina. Domani, 21 ottobre, è previsto l’inizio di queste attività di pulizia e bonifica, propedeutiche – conclude Sodano – all’insediamento del cantiere per il parco. Dureranno 45 giorni ed, una volta terminate, sarà consegnata l’area all’impresa realizzatrice del progetto”.