A meno di ventiquattr’ore dalla loro performance sul palcoscenico partenopeo i Negrita hanno lasciato un compendio di emozioni, cuore e anima ai presenti accorsi. Quattordicesima tappa del tour club, ma prima del Sud Italia e unica campana, quella di Napoli. Un trionfo la serata del 17 marzo presso Casa della Musica, ove il gruppo toscano ha scatenato i rockettari addicted accorsi dall’intera regione.
Uno show altamente adrenalinico, due ore colme di energia, sinergie coadiuvate dallo spirito vigoroso e combattivo della band. Un concerto che come già scritto qualche giorno fa in Negrita e Napoli: il 17 marzo destinati a ritrovarsi segna un ritorno agli albori, proprio quelli che li hanno caratterizzati e dato incipit negli anni 90’.
Tracce di annata ventennale, quali Ehy Negrita, Militare, Negativo, In ogni atomo, Fuori Controllo, A modo mio, Hollywood, ma intense e ricche di poesia urbana. Il compatto gruppo aretino ha trasmesso tanto ottimismo e voglia di far baldoria, incitato il pubblico a scatenarsi tutti insieme, creando una vera e propria fusione totale. Presenti nella setlist brani tratti da HELLdorado, quali Radio Conga, Soy taranta, Ululallaluna, Salvation, mentre dall’ultimo album 9, Il gioco, Poser e I tempi cambiano. Giusta alternanza tra ballate a pezzi molto “strong” come Transalcolico. L’omaggio a Napoli con Rotolando verso Sud. E non poteva non terminare che sulle note di Mama Maè, brano di chiusura già da qualche anno.
Un’esibizione ben strutturata, concentrata, con ottimo sound. Una bolgia ad hoc, fatta di puro divertimento e musica nel loro stile. I Negrita con la loro grinta da vendere, restano una conferma indiscussa per chi ama il rock italiano. Ballare, cantare e sudare, sono e restano le parole d’ordine per un loro concerto.
I Negrita sono Paolo Bruni “Pau” (voce, chitarra, armonica a bocca); Enrico Salvi “Drigo” (chitarra solista, cori); Cesare Petricich “Mac” (chitarra ritmica, cori); Cristiano Dalla Pellegrina “Cris” (batteria); Guglielmo Ridolfo Gagliano “Ghando” (pianoforte, tastiere, violoncello); Giacomo Rossetti “Giacomino” (basso, cori).