Nella Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo, gli Assessori alla Cultura e al Turismo, alle Pari Opportunità ed alla Scuola Nino Daniele, Daniela Villani ed Annamaria Palmieri, hanno presentato le iniziative promosse dal Comune di Napoli in occasione della Giornata della Memoria 2017.
Erano presenti i rappresentanti degli Enti e delle Associazioni che hanno collaborato al programma delle iniziative tra cui l’Arci Movie, l’ Ancem, l’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani Italiani, l’Arcigay, la Comunità ebraica, l’Istituto di Storia della Resistenza Campana, la Fondazione Valenzi, il Museo del Giocattolo, l’Università Suor Orsola Benincasa e l’associazione “Chi Rom e….Chi no”.
Il programma che si sviluppa prevede sia iniziative culturali ed incontri pubblici che celebrazioni ufficiali cui parteciperanno le massime istituzioni della città.
Fulcro degli eventi per la settimana della Memoria quest’anno sarà il Convento di San Domenico Maggiore dove è esposta la mostra Storie di giocattoli. Dal Settecento a Barbie, un percorso gioioso nella magia fuori del tempo della civiltà dei giocattoli, senza perdere di vista il contributo alla tolleranza, al superamento di ogni discriminazione di genere e di razza, che la pratica del gioco testimonia nel corso dei secoli e, ancora di più, può incentivare oggi. La mostra si presenta quindi come un progetto altamente simbolico e capace di richiamare infinite “memorie”, dedicato ad Ernest Lossa, il bambino zingaro vittima della campagna di eugenetica nazista. Prendendo le mosse dalla mostra il Comune di Napoli, in collaborazione con diversi enti e associazioni ha costruito un programma di incontri, dibattiti e proiezioni dedicati alle scuole dal titolo Il gioco della Memoria. Per non dimenticare. Cinque mattinate in cui si affronterà ampiamente il tema della memoria attraverso un fitto programma di appuntamenti. Un idea nata con l’intento di interessare i giovani sul tema della memoria coinvolgendoli con argomenti e linguaggi anche molto attuali. Segnaliamo, tra gli altri, l’appuntamento col regista Francesco Patierno che racconterà del suo recente film Napoli ’44.
Nel corso della settimana ancora numerosi eventi, incontri, concerti, performance, proiezioni di film e documentari, si svolgeranno per tutta la città col comune invito “a non dimenticare” grazie all’impegno di tanti enti ed associazioni.
Le Celebrazioni istituzionali anche quest’anno si svolgeranno alla presenza delle massime istituzioni della città. Si partirà con la deposizione dei fiori in ricordo di Luciana Pacifici e Sergio De Simone, la consegna dei David alla Memoria a cura della Fondazione Valenzi e quella delle medaglie agli ex internati nei lager nazisti, in Prefettura.
Dopo le celebrazioni si terrà il Concerto della Memoria al teatro Diana con l’Orchestra da camera “Accademia di Santa Sofia”a cura dell’A.N.C.E.M.
Infine è importante ricordare, Parole di Memoria, il ciclo di incontri e film per le scuole che l’Arci Movie organizza, da sette anni, per tutto il mese di gennaio al Cinema Teatro Pierrot.
“Mi sembra particolarmente importante” – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Nino Daniele – “che nel corso degli anni sia progressivamente cresciuta a Napoli una tradizione della memoria, cioè che la partecipazione della nostra città alla ricorrenza del 27 gennaio abbia progressivamente superato il livello della pura e semplice celebrazione istituzionale, per diventare occasione condivisa di impegno civile e culturale”.
“Il gioco della memoria” coinvolge, con un titolo che è una provocazione didattica, le scuole della città a riflettere su quello che l’olocausto ha rappresentato e continua a rappresentare nelle nostre storie individuali e collettive. La memoria non solo per non dimenticare quello che è accaduto ma anche come stimolo a superare l’indifferenza che oggi sembra prevalere di fronte alla tragedia dei profughi e che, se non rimossa, rischia di renderci complici di una storia che non avremmo mai più pensato di incontrare” – Annamaria Palmieri.
“L’esercizio della memoria è un atto di umanità, una pratica di cittadinanza attiva e consapevole e soprattutto una necessaria opera di responsabilità storica e consapevolezza individuale. Il nostro impegno deve essere profuso tutti i giorni. Dalle discriminazioni alle aberranti violazioni dei diritti umani perpetrate nel corso della storia, anche più recente, ci impongono di ricordare, educare e garantire la massima tutela dei diritti di integrazione e pari opportunità” – Daniela Villani.