Napoli e la sua cultura, i napoletani e il loro alto tasso di “resilienza”, ossia la loro innata capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita comunque continua ad offrire, senza alienare la propria identità. La storia di Napoli e dei napoletani è ricca di episodi di “resilienza”: dagli eroismi delle “quattro giornate di Napoli “ del ’43 contro l’occupazione tedesca, alla forza di reagire dimostrata da un popolo intero dopo il terremoto dell’80.
A questo tema è dedicata la IV edizione di “Napoli nel Cuore” che quest’anno, dopo i risultati tangibili ottenuti nelle sue tre passate edizioni, vuole dare un messaggio concreto di tutto ciò sostenendo, grazie all’associazione Alcli Giorgio e Silvia Onlus, di apparecchiature mediche per le popolazioni colpite dal terremoto nel territorio di Amatrice ed Accumoli.
Torna dunque con un rinnovato entusiasmo per un nuovo progetto, un’idea di serata di emozioni in musica e parole che è diventata un appuntamento fisso. Spronati dai risultati ottenuti, dallo straordinario ricordo e dal bellissimo clima creatosi gli scorsi anni, i protagonisti di “Napoli nel cuore” tornano quindi sul palco per il quarto anno consecutivo con un nuovo happening teatrale dedicato alla cultura partenopea.
Enrico Montesano, Mariano Rigillo, Peppe Barra, Maria Pia de Vito, Max Giusti, sono stati tanti e diversi gli artisti, non solo napoletani, che con il cuore hanno preso parte nelle passate edizioni a questa sorta di happening teatrale. La stampa ha seguito e commentato con entusiasmo questa iniziativa per la straordinarietà di un evento che nasce senza fondi o sponsorizzazioni e che si concretizza solo per la generosità di grandi artisti che realmente “con il cuore” aderiscono a questo progetto. Ma è soprattutto leggendo i commenti dei tanti spettatori, napoletani e non, che hanno assistito alle passate edizioni cantando, divertendosi ed emozionandosi che si può comprendere lo spirito che anima questa iniziativa.
Sul palco un repertorio eterogeneo di teatro, musica, poesia, racconti con un unico fil rouge: Napoli. La Napoli di Eduardo, di Russo, di Viviani ma anche quella ironica e leggera di autori anonimi che hanno comunque saputo esprimere in epoche diverse lo spirito napoletano. La Napoli interpretata da chi l’ha vissuta perché sul Golfo ha le sue radici ma anche da grandi artisti che napoletani non sono ma che con i loro interventi non hanno esitato a rendere omaggio ad una cultura che tanto ha influenzato il loro percorso artistico. (guarda il video su alcuni momenti salienti dello scorso anno).
Per tutti i protagonisti la voglia di raccontare quell’universo sociale e culturale che Napoli ha espresso nella storia e che fa sì che alla Cultura Napoletana si rimanga profondamente, visceralmente legati. Com’è il caso della persona cui questa serata è dedicata: Mario Finamore. Il suo quarantennale impegno in Rai, in cui la sua Napoli era sempre presente, è il caso di molti napoletani nel mondo da sempre ambasciatori della propria cultura in pectore. Questa Napoli è sentimento, identità, senso di appartenenza. Questa serata “Napoli nel Cuore” vuole essere ancora una volta un po’ tutto questo: il ricordo di una persona che ha sempre avuto la sua Napoli nel cuore, l’atto d’amore per la cultura e le opere di chi ha scritto di Napoli un giorno per dar modo a noi di capirla e apprezzarla di più anche oggi.
A proporci ancora una volta queste emozioni sul palco, in questa serata condotta da Fabrizio Finamore e sostenuta da un nome storico della cultura napoletana come la casa editrice Bideri, un cast ancora più ricco ed eterogeneo. La grande voce di Tosca, la simpatia e l’estro di Maurizio Casagrande e il delicato intimismo musicale di Joe Barbieri saranno le novità di quest’anno. Ma questa edizione di “Napoli nel cuore” vedrà anche il ritorno di grandi attori italiani nati a Napoli come Pino Ammendola e Vittorio Viviani e del direttore artistico del teatro dell’Angelo, l’attore e regista Antonello Avallone. Non mancheranno poi grandi interpreti della tradizione musicale classica napoletana come Mario Maglione, attori napoletani con 50 anni di palcoscenico alle spalle come Franco Gargia, storici giornalisti Rai grandi cultori della canzone napoletana come Mimmo Liguoro e tanti grandi ospiti a sorpresa, icone della napoletanità che dalla platea o con interventi video daranno il proprio contributo a questo viaggio multicolore all’Ombra del Vesuvio.
Dopo il defibrillatore donato al liceo Garibaldi, i mobili alla casa famiglia di corso Novara e i frigoriferi per i pasti ai senza tetto della Comunità di Sant’Egidio, “Napoli nel cuore” anche quest’anno vuole lasciare un segno reale, tangibile sostenendo l’acquisto di queste attrezzature sanitarie di grande importanza per le popolazioni del reatino colpite dal recente sisma.
Cambia il territorio di destinazione quindi, ma non la filosofia che ha sempre caratterizzato la raccolta alla base di questa manifestazione. Andare oltre le singole esigenze del momento e pensare al futuro, ad un bene che possa rimanere nel tempo per queste persone anche quando i riflettori dei media non saranno così accesi sulle loro vicende. Essere di concreto aiuto a chi rimane, a una popolazione che non può e non deve lasciar morire il proprio territorio e che è chiamata fermamente a reagire con l’aiuto di tutti, anche della cultura.